Sono diversi i nomi emersi fin qui per il Quirinale. Ecco tutti i profili valutati dai partiti per il ruolo di presidente della Repubblica.
Ultimo weekend di lavori per i partiti e poi tutti in Aula per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. L’appuntamento a Montecitorio è fissato per il 24 gennaio alle ore 15 e da quel momento ci sarà una votazione al giorno per arrivare alla fumata bianca.
Sono tanti i nomi che in questi giorni stanno circolando per il ruolo di capo dello Stato. Tutti profili al vaglio dei partiti, ma fino a questo momento bisogna dire che i dubbi sono tanti e soprattutto non c’è stata una candidatura ufficiale.
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L’unica certezza sembra essere rappresentata dal no ad un Mattarella bis. L’attuale capo dello Stato ha sempre escluso l’ipotesi di un rinnovo del suo mandato, in scadenza il prossimo 3 febbraio.
Quirinale, i nomi per il prossimo presidente della Repubblica
Il toto-nomi su chi sarà il nuovo presidente della Repubblica è partito ormai da tempo. Come ben sappiamo, il Centrodestra ha chiesto a Silvio Berlusconi di candidarsi ufficialmente per il Quirinale. In caso di un passo indietro da parte del leader di Forza Italia, la coalizione potrebbe proporre un nome tra Marcello Pera, Gianni Letta, Letizia Moratti e l’attuale presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati.
Ragionamenti in corso anche nel centrosinistra. Letta, Speranza e Conte nei giorni scorsi hanno avuto un primo incontro per decidere la strategia da adottare. Tra i nomi al vaglio dell’alleanza giallorossa ci sono anche quelli di Paolo Gentiloni e Giuliano Amato.
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Sul tavolo dei partiti anche l’ipotesi di un nome super partes. Tra i profili sotto la lente d’ingrandimento delle forze politiche, in caso di una scelta a grande maggioranza, ci sono Pier Ferdinando Casini, la ministra della Giustizia Marta Cartabia, Paola Severino, Elisabetta Belloni e Filippo Patron Griffi.
Discorso a parte va fatto per Mario Draghi. Il premier ufficialmente non ha sciolto le riserve, ma nei giorni scorsi ci sono stati diversi incontri e non possiamo escludere una sua discesa in campo. Restano da convincere, però, Lega e M5s, che al momento sono contrari ad una sua salita al Colle.