Il centrocampista della Lucchese, ex Lazio, ha parlato a notizie.com: “Ho lottato su tutti i fronti, le chiacchiere sull’età hanno condizionato la mia carriera. Eppure ho fatto ogni visita per smentirle… Tante squadre non mi hanno cercato per questo motivo”.
“Sento ancora certe voci…”. Si confida, Joseph Minala. Le battute, quando sono sempre le stesse, non ti scivolano più addosso, ma si attaccano: “Ho dovuto lottare su tutti i fronti, per me non bastavano le prestazioni in campo. Se giocavo così così, mi davano del vecchio. Eppure mi sono prestato al sistema italiano, sono andato in ospedale, ho fatto tutti i controlli che mi chiedevano. È la verità!”. 
Ora gioca nella Lucchese, ha firmato un contratto fino al 30 giugno del 2022. La Lazio lo pescò dalla Vigor Perconti, fin dagli anni in Primavera ha ricevuto commenti su commenti, sempre dello stesso tipo: “È stata aperta un’indagine, non avevo niente da nascondere”, ha detto in esclusiva a notizie.com. “Sono sempre stato giudicato sul niente, solo sul mio aspetto. Io volevo essere giudicato per quello che facevo in campo, invece ho giocato tra mille problemi. Tante squadre non hanno puntato su di me anche per questo, sono stato penalizzato nel corso della mia carriera. Eppure ho fatto sempre il mio, a Latina, Salerno e Bari”.
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Il rammarico: “La Lazio poteva difendermi di più”
Minala si aspettava una difesa maggiore: “Alla Lazio sono stato benissimo, lì ho ancora tanti amici, per esempio Strakosha. Ho un rammarico, il club non ha mai fatto un comunicato per difendermi e prendere le distanze da quelle che erano le voci sulla mia età. Nel giorno del mio compleanno la società non mi fa gli auguri sui social come fa con tutti gli altri ex, è una sciocchezza, ma sembra quasi che non abbia mai fatto parte della Lazio”. I colori biancocelesti gli sono comunque rimasti nel cuore: “Un giorno mi piacerebbe tornare e far vedere che a certi livelli potevo starci. Ora sono qui a Lucca, la città è bella, è la prima volta che mi spingo più a nord di Roma. Cerco di finire la stagione nel migliore dei modi, qui alla Lucchese mi trovo benissimo”.
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“In Cina grande organizzazione e regole maggiori…”
Nella sua carriera anche una tappa in Cina: “Incredibile, ho firmato per il Qingdao Huanghai, due giorni dopo è scoppiato il Covid… È stata una bella esperienza, ho conosciuto un mondo bellissimo, è tutto ben organizzato, ci sono campi e centri sportivi di altissimo livello. Non me l’aspettavo. Sicuramente le regole lì vengono rispettate di più rispetto all’Italia”.
