La risposta americana allo stesso numero di collegamenti aboliti da Pechino dopo che alcuni passeggeri negativi alla partenza erano poi risultati positivi
Botta e risposta in brevissimo tempo. Ormai tra Usa e Cina, se non è guerra fredda, poco ci manca. Ai quarantaquattro voli cancellati dai cinesi nelle ultime settimane, gli Stati Uniti rispondono con la stessa moneta. Dal 30 gennaio fino al 29 marzo il Dipartimento dei Trasporti americano ha annunciato infatti che sospenderà 44 tratte aeree dagli Usa verso la Cina operate da compagnie del Dragone. Ad essere colpite saranno la Xiamen Airlines, Air China, China Southern e China Eastern.
Dal 31 dicembre le autorità cinesi – dopo che alcuni passeggeri in partenza dagli Stati Uniti con tampone negativo sono poi risultati invece positivi al Covid una volta atterrati oltre la Muraglia – avevano deciso di bloccare 20 voli della United, 10 dell’American e 14 della Delta Airlines. E così, la risposta da parte americana non si è fatta attendere.
Decisione “irragionevole” e “poco rispettosa“, dice il portavoce dell’ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu. “La politica per i voli passeggeri internazionali in ingresso in Cina è stata applicata allo stesso modo alle compagnie aeree cinesi e straniere in modo equo, aperto e trasparente”. E invita la controparte a “smettere di interrompere e limitare i normali voli passeggeri delle compagnie aeree cinesi”. Il Dipartimento americano ribatte che la sospensione da parte della Cina è stata “contraria all’interesse pubblico” e che “tali azioni unilaterali contro i vettori statunitensi sono incompatibili secondo gli accordi bilaterali tra i due Paesi”.
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Praticamente dall’inizio della pandemia Pechino e Washington litigano sul trasporto aereo. Ad agosto lo stesso Dipartimento dei Trasporti Usa aveva limitato al 40% della capacità i voli di quattro compagnie cinesi, dopo che Pechino aveva imposto limiti identici a quattro voli della United Airlines. Prima dell’ultima scaramuccia su questa ennesima “guerra dei cieli”, i voli di compagnie cinesi e americane che collegavano i rispettivi Paesi si aggiravano intorno ai 20 alla settimana: ben al di sotto dei 100 a settimana prima della pandemia.