La giornalista e presentatrice tv, che ha avuto modo di lavorare a stretto contatto con l’ex dirigente del Napoli, ha voluto ricordarlo a modo suo: “Ogni nostra telefonata finiva con un ti voglio bene”.
L’amore per il calcio, quello viscerale. Lo ha portato sempre dentro di sé, Gianni Di Marzio. Fino a questa mattina, quando l’ha dovuto lasciare andare insieme a tutto il resto. La notizia della sua morte si è abbattuta su tutto il mondo dello sport, che lo conosceva e lo apprezzava per il suo essere sempre spontaneo e genuino. Un ex allenatore e dirigente sportivo, ma chi ha avuto modo di viverlo da vicino sa che Gianni era molto di più.
È il caso di Claudia Mercuri, conduttrice televisiva e scrittrice, che ha lavorato a stretto contatto con lui per dieci anni. “Gianni Di Marzio riempiva tutto, le trasmissioni, le nostre serate goliardiche dopo le dirette. Riempiva di gioia e di vitalità tutti. Era una ragazzino, sempre sul pezzo, molto giovanile”, il primo ricordo della giornalista di Canale 8 intervenuta in esclusiva ai microfoni di Notizie.com.
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L’autrice e presentatrice del programma televisivo “Il bello del calcio” ha voluto ricordare Gianni Di Marzio attraverso le sue parole. “Diceva che erano tutti “trappolari” e che lui non si sarebbe fatto mettere in trappola. Invece la trappola della vita lo ha tradito, si è fatto intrappolare dalla morte come è normale che sia”, ha detto Claudia Mercurio. “Ma quando apprendi una notizia del genere – continua la giornalista – ti rendi conto che, nonostante sia il corso della vita, non arriva mai il momento giusto per lasciare la Terra. Anche perché lui amava tantissimo vivere a modo suo, vivere bene”.
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Un leone sempre pronto alla battaglia dialettica: “Era di quelli che voleva preservarsi, non veniva in trasmissione perché non voleva assolutamente essere colpito dal covid. Diceva di voler tornare a combattere in tv. Poi cantava, suonava, abbiamo trascorso dieci lunghi anni insieme tutti i lunedì per tutti i mesi del campionato”.
“È stata una notizia struggente – confessa Claudia Mercurio – Fino a pochi giorni fa ci siamo sentiti. C’era assolutamente un bel rapporto: ci scambiavamo sempre messaggi di stima e affetto reciproci che rimarranno per sempre nel mio cuore. Ci volevamo proprio bene: dovevamo fare anche un documentario insieme. Era un progetto in cui io avevo dato la mia piena disponibilità perché me lo aveva chiesto lui”.