Durante la riunione via zoom c’è il ritiro del Cav, ora i leader di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, cercano nome condiviso, ma no a Draghi
E’ appena iniziato il vertice dei leader del centrodestra, via zoom. Inizialmente tra i collegati non c’era Silvio Berlusconi. Per Forza Italia presenti Antonio Tajani e Licia Ronzulli, ma poi si è collegato e Silvio Berlusconi avrebbe deciso di fare un passo indietro e non candidarsi come Presidente della Repubblica e succedere a Mattarella. Se fosse confermata la notizia, Draghi avrebbe campo libero per diventare il prossimo capo del Quirinale. Almeno sulla carta, anche se, da quanto emerge, l’attuale premier non avrebbe il consenso da parte dello stesso Cav.
La notizia era nell’aria, adesso è arrivata anche la conferma. Silvio Berlusconi si ritira dalla corsa per il Quirinale. Ad annunciarlo e comunicarlo, Licia Ronzulli agli alleati di centrodestra collegati via Zoom. “Faremo una proposta condivisa col centrodestra in grado di avere il massimo consenso possibile“, ha spiegato. Berlusconi, dunque, fa un passo indietro e rinuncia, in nome della ricerca dell’unità del Paese.
Ma Forza Italia e la Meloni dicono no a Draghi al Quirinale
Antonio Tajani, coordinatore di Fi, ha detto all’incontro via Zoom: “La linea di Forza Italia è che Mario Draghi non vada al Quirinale, rimanga a Palazzo Chigi, dove è inamovibile, e che nel governo non ci debbano essere né rimpasti, né nuovi ingressi“. Poi ha aggiunto: “Non è possibile accettare la ghettizzazione della sinistra nei confronti dei candidati del centrodestra“. Un secco da anche da parte della presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “La cosa più importante è l’unità della coalizione. Abbiamo fatto un gesto di generosità per quest’unità. Diciamo no a Draghi, no al Quirinale”.
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C’è da dire che Salvini da giorni si dice pronto a rilanciare la corsa al Colle con un nome che possa essere condiviso anche dagli schieramenti opposti. E i nomi più ricorrenti sono quelli di Maria Elisabetta Alberti Casellati, Letizia Moratti, Marcello Pera o addirittura di Pier Ferdinando Casini. Il leghista nelle prossime ore dovrebbe vedere anche il segretario del Pd, Enrico Letta, e domani dovrebbe esserci un nuovo vertice tra Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza per fare il punto della situazione in seno al centrosinistra. E in serata Conte vedrà i parlamentari grillini durante un’assemblea congiunta.