Una brutta situazione capitata a Lecco, una storia che ha commosso l’Italia intera, di un animale in fin di vita e di una terapia nuova
Una storia che ha commosso tutti. E’ il racconto di un piccolo cervo che da paralizzato, quasi morto, è tornato non solo a vivere, ma a camminare e a breve anche a correre come faceva prima. Già perché, quando è arrivato alla “Stella del Nord“, il Centro di Recupero per Animali Selvatici (Cras), aperto lo scorso 15 marzo dalla Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente a Calolziocorte, in provincia di Lecco, era in condizioni disperate. Inseguito e braccato dai cani dei cacciatori e circondato dagli spari, il piccolo cervo non aveva retto allo stress ed era rimasto paralizzato. Annientato da uno shock a cui questi animali selvatici sono sensibilissimi e dal quale difficilmente si riprendono.
Recuperato dalla polizia provinciale a settembre e portato al Centro che lo ha subito preso in cura, ora sta meglio. Dopo tre mesi di cure incessanti il cucciolo, a cui è stato dato il nome di Battista, ha ricominciato a mangiare, a stare in piedi, persino a camminare. “Un miracolo“, secondo il dottor Rainer Schneider, 70 anni, direttore sanitario del Centro di recupero e uno dei massimi esperti di animali selvatici d’Italia, reso possibile da una particolare terapia “fisiatrica” che il veterinario ha applicato, per la prima volta in Italia. “In Africa – ha spiegato in un video diffuso dal Centro – avevo visto trattare con delle imbragature delle antilopi scioccate, venivano sospese in modo tale da sfiorare con gli arti il terreno, libere di muovere le zampe posteriori ma sostenute su quelle anteriori. In questo modo, lentamente, recuperavano la sensibilità“.
Un recupero prodigioso. Il Cras ha allestito un vero e proprio reparto di terapia intensiva, con farmaci e liquidi da somministrare al piccolo cervo tramite flebo e un’alimentazione forzata, macinati e tritati liquidi, studiata ad hoc per le sue esigenze. Non appena stabilizzato, è stato sottoposto alla fisioterapia. “Ha cominciato a reagire e sono arrivate le prime, lentissime, speranze di guarigione – continua Schneider -. La soddisfazione più grande è arrivata quando, dopo tre mesi, traballando riusciva a stare in piedi da solo, sulle sue zampe“. Sono 50 anni che Schneider riattacca becchi a pellicani, cura serpenti e tigri, opera varani esantematici (è successo alla star del rettilario di Leolandia), ricostruisce carapaci fratturati, tiene corsi (da 30 anni) ai veterinari in Indonesia e crea oasi naturali.
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“Nel Nord Sulawesi, con tanto di laghetto trasformato in una “sala” di recupero per gli animali della regione: Macaca Nigra, Babirussa, Tarsius, Anoa“, sottolinea lui sul Corriere della Sera. Schneider, una specie di Dottor Dolittle, è talmente appassionato di animali esotici da essere stato direttore sanitario del parco faunistico delle Cornelle di Valbrembo (ora è un consulente esterno) e, da un anno, del primo (e al momento unico) Cras della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente presieduta dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla. “Vederlo in piedi – ha detto la deputata – è stata un’emozione fortissima. Sono sicura che presto potrà tornare a correre libero nel suo bosco“.