Dopo la rinuncia di Berlusconi, è girandola di nomi: non dispiace la candidatura diplomatica ma la gente di Fdi spinge per il cofondatore del partito.
La girandola di nomi per il Quirinale è partita. Dopo la rinuncia di Silvio Berlusconi, la centrifuga gira ancora più forte. Ma il centrodestra, da parte sua, cerca di trovare il nome senza frenesie o giri che non portano a nulla. I leader come Salvini e Meloni danno la sensazione di avere delle candidature forti e condivise, ma al tempo stesso segrete, anche per non bruciarle. Il tempo è finito, il primo giro di boa ci sarà domani, lunedì 24 gennaio alle ore 15. Sarà sicuramente un salto nel buio che non porterà a nulla, come succede sempre la prima volta, anche perché non c’è ancora un nome che convinca e unisca tutti, soprattutto. Ma qualcosa bolle in pentola e comincia ad uscire in maniera piuttosto forte e decisa.
Nelle ultime ore sta avanzando con una falcata decisa e sicuro il nome di Guido Crosetto. Un politico che sa il fatto suo e che, in questi anni, ha sempre mantenuto un profilo basso. E’ una candidatura che è stata messa lì, quasi per vedere l’effetto che fa, e all’interno del centrodestra, questo guizzo sarebbe piaciuto assai. Soprattutto tra la gente, anche perché Crosetto è un uomo che ispira fiducia. Basta andare in giro sui social e, appena il suo nome ha iniziato a circolare, le persone hanno inondato i profili social dei vari politici, non solo con diversi like, ma con commenti tutti favorevoli. Difficile però che si possa percorrere questa strada.
Guido Crosetto è stato un personaggio delle istituzioni, ha partecipato a diversi governi, ma non come ministro, bensì come persona che faceva parte integrante della macchina organizzativa, come quando divenne consigliere economico del presidente del Consiglio Goria oppure quando fece il sottosegretario alla Difesa nel Governo Berlusconi. E’ stato anche deputato e soprattutto cofondatore di Fratelli d’Italia con la Meloni e La Russa. Insomma, uno che sa il fatto suo e che parla chiaro.
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L’altro nome su cui fare attenzione è Elisabetta Belloni. Nata a Roma, diplomatica, 35 anni di carriera all’interno del ministero degli Esteri, è stata nominata da Draghi appena 8 mesi fa a capo del Dipartimento per le informazioni e la sicurezza (Dis). Potrebbe essere la persona giusta per il Colle proprio perché lontana dai partiti e potrebbe per questo andare bene sia al centrosinistra sia al centrodestra. E’ da sempre una persona delle istituzioni che ha lavorato con Berlusconi, Gentiloni, Frattini e ora, appunto, con Draghi. La sua potrebbe essere una candidatura a sorpresa che non dispiace sia a destra che a sinistra. Da domani si parte.