Il Papa emerito Benedetto XVI ha corretto la sua dichiarazione a proposito del rapporto sulla gestione degli abusi nell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga, pubblicato di recente dalla Chiesa tedesca. Aggiungendo che presto pubblicherà una risposta.
Tuttavia, Ratzinger ha spiegato con grande serenità che sta leggendo il documento e che presto, al termine della lettura di quanto prodotto dallo studio legale tedesca, farà chiarezza su tutto con un testo su questo doloroso argomento.
La dichiarazione del papa emerito è stata rilasciata all’agenzia Kna dal suo segretario particolare, l’arcivescovo Georg Gänswein. In questa Ratzinger ha affermato che, a differenza di quanto aveva detto nei primi momenti dopo la diffusione del Report, ha partecipato a quella specifica riunione che era emersa nei giorni scorsi come punto critico della sua risposta.
L’incontro in questione avvenne il 15 gennaio 1980, un tempo in cui Ratzinger era arcivescovo di Monaco. Nella nota il Papa emerito spiega che si tratta di un errore che non è stato fatto “per cattiva intenzione, ma è stata la conseguenza di una svista nell’elaborazione redazionale della sua opinione”.
“Come questo sia potuto accadere, lo chiarirà nel parere che presenterà in un secondo momento”, è quanto afferma Mons. Gänswein. “Gli dispiace molto di questo errore e chiede di scusarlo”. Un fatto che però non cambia sostanzialmente nulla della sostanza di quanto affermato da Ratzinger sul Report della Chiesa tedesca.
La versione da lui divulgata infatti “rimane invece oggettivamente corretta, come risulta dalla documentazione, l’affermazione secondo la quale nel corso di questa seduta non sia stata presa alcuna decisione in merito a un impiego nel campo della pastorale del sacerdote in questione”, precisa la nota. “Piuttosto è stata solamente accolta la richiesta di fornirgli un alloggio a Monaco nel periodo del suo trattamento terapeutico”.
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Ratzinger il prossimo 16 aprile compirà 95 anni, e in queste ore molti nella Chiesa e non solo si sono schierati dalla sua parte, definendo gli attacchi contro un uomo della sua età come “vili” e “infamanti”, e indicando in una “trama all’interno della Chiesa stessa” la matrice di queste accuse legate a vicende risalenti a quasi mezzo secolo fa, e che chiamano in causa dettagli molto specifici dell’operato di Benedetto XVI, non di certo facili da ricordare per un uomo della sua età.
Di fatto, però, il Papa emerito, colui che in Vaticano ha avviato per primo la lotta contro gli abusi all’interno del clero, ha spiegato che presto rilascerà una dichiarazione sul rapporto al centro della vicenda. Il suo segretario particolare ha spiegato che al momento Ratzinger sta leggendo il rapporto, e si sta sforzando di farlo rapidamente, che allo stesso tempo chiede comprensione almeno per il fatto che ci vorrà del tempo per esaminarlo tutto e con la massima precisione.
“In considerazione della sua età e della sua salute, ma anche a causa dell’ampiezza del documento”, ha spiegato Gänswein, riferendosi a un testo di oltre 1000 pagine. Tuttavia, quello che ad oggi si può affermare senza ombra di dubbio è che quanto letto fino a questo punto lo riempie “di vergogna e di dolore per le sofferenze arrecate alle vittime”.
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Una constatazione che ha fatto affermare a Ratzinger di essere “molto vicino alla sua ex arcidiocesi di origine e al suo impegno al chiarimento. In particolare, il suo pensiero è rivolto alle vittime che hanno dovuto sopportare l’abuso sessuale e l’indifferenza”.