Secondo un’indagine portata avanti nelle strutture di Linate e Malpensa a Milano, sono innumerevoli gli oggetti di valore dimenticati dai viaggiatori: si passa dai più comuni ad alcuni veramente impensabili
A volte è colpa della fretta, altre semplicemente di un po’ di sbadataggine, mentre in certe occasioni questa sorta di “omaggio” è volontario, in modo tale da evitare problemi o multe pesanti. Fatto sta che sono molti più di quanto si possa immaginare i casi di oggetti smarriti in aeroporto e tanti di questi sono anche di assoluto valore.
Ne dà un esempio concreto un’analisi condotta nelle strutture milanesi di Linate e Malpensa, controllando sia le zone “land side”, cioè prima dei controlli di sicurezza, sia quelle “airside”, vicino ai gate d’imbarco. Il risultato è stato davvero sorprendente, visto che è stato trovato di tutto. Lo ha spiegato la responsabile Customer Service Malpensa di Sea, Alessandra Bizzotto, che ha differenziato tuttavia tra i passeggeri di Linate, prettamente uomini d’affari, e quelli di Malpensa, più che altro turisti.
LEGGI ANCHE QUESTO: Aeroporti Usa: il 5g crea interferenze, le dure scelte delle compagnie aeree
Nel primo caso i ritrovamenti più frequenti sono di tipo tecnologico, da pc a tablet, senza disdegnare orologi di valore o altri piccoli oggetti di pregio, la maggior parte dei quali vengono scordati all’interno delle classiche vaschette ai controlli. Nel secondo, invece, si possono trovare delle cose impensabili e molto più grandi, come ad esempio passeggini, tricicli, giochi per bambini e pure una sorta di orchestra: “Una volta abbiamo trovato una fisarmonica, un clarinetto e anche un violino“, ha raccontato Alessandra Bizzotto.
Per ciascuno di questi oggetti (almeno per l’80%) la procedura è la stessa: vengono portati nel primo deposito degli uffici per lo smarrimento, dove rimangono per un mese, in attesa che i proprietari ne segnalino la scomparsa attraverso un modulo online. Se questo non arriva, allora la merce viene trasferita in un nuovo magazzino, dove sarà conservata per un ulteriore anno. Trascorso quel termine senza alcuna rivendicazione, il tutto diventa ufficialmente di proprietà dello Stato, che provvederà a metterlo all’asta. Insomma, prima di salire o scendere dall’aereo, sempre meglio fare un controllo supplementare…