Colpo di Stato in Burkina Faso, i militari arrestano presidente Kaborè

Il capo dello Stato è detenuto in un campo militare. La rivolta è cominciata il 23 gennaio,, con i soldati che chiedevano maggiore sostegno contro il terrorismo

Tutto in pochi istanti. Tutto in pochi giorni. E la rivoluzione è partita, anche e il timore che si trasformi in una guerra civile è molto alto. Il presidente del Burkina FasoRoch Marc Christian Kaboré, è stato arrestato ed è ora detenuto in un campo militare da soldati ammutinati. Secondo quanto riportano media locali, al presidente è stato chiesto di firmare le dimissioni entro 72 ore. Le notizie non sono tante, con lui sono sotto la custodia dei golpisti anche il presidente del Parlamento, Alassane Bala Sakandé e alcuni ministri.

Il Presidente
Il presidente del Burkina Faso Kaborè durante un discorso all’Unesco (foto Ansa)

Il tutto era iniziato domenica 23 gennaio, quando alcuni spari sono stati avvertiti per ore da diversi campi militari. I soldati ribelli hanno preso il controllo della caserma militare Lamizana Sangoule nella Capitale del Paese africano, chiedendo riforme dell’esercito e cure migliori per i soldati e le famiglie dei feriti. I soldati hanno fatto parlare un uomo al telefono con l’Associated Press che ha spiegato che i militari chiedono condizioni di lavoro migliori per l’esercito del Burkina Faso, che si trova a far fronte a una escalation del terrorismo.

I militari vogliono che le condizioni dell’esercito migliorino

Il colpo di Stato
Scene di guerra in Burkina Faso dove alcuni militari hanno rovesciato il Governo e arrestato il presidente (Foto Ansa)

I militari che hanno rovesciato il governo hanno formalmente inviato delle richieste. Tra queste vi sono anche un aumento della forza lavoro nella battaglia contro gli estremisti e una migliore assistenza ai feriti e alle famiglie dei morti. I soldati ribelli vogliono anche sostituire “la gerarchia militare e dell’intelligence”, hanno aggiunto.

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Il capo dell’Unione Africana Moussa Faki Mahamat ha “condannato con fermezza il tentativo di colpo di Stato” in Burkina Faso “contro il presidente democraticamente eletto”. In precedenza, i Paesi del Cedeao (la comunità economica dell’Africa occidentale) avevano espresso “grande preoccupazione” per la crisi in corso in Burkina, ritenendo i “militari responsabili per l’integrità del presidente Kaborè”.

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