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Cronaca

Ampliamento discarica Laurentina. I residenti: “Pronti a scendere in piazza”

Published by
Paolo Colantoni

I comitati di quartiere della zona stanno organizzando una manifestazione di protesta. Contattati anche studi legali 

Il possibile ampliamento della discarica di via Laurentina, gestita da Cortac e conosciuta da tutti come Cava Covaica, sta continuando a far discutere, portando alla mobilitazione dei comitati di quartieri del quadrante a sud della capitale. L’associazione Cittadini Comprensorio Vallerano, e il Comitato di Quartiere Vallerano, lanciano l’allarme, evidenziando alcuni punti delicati.

Il quadrante a sud della capitale, dove potrebbe essere ampliata l’attuale discarica

Innanzitutto: “L’autorizzazione in questione, giustificata dalla citata situazione emergenziale che fornisce il pretesto e l’appiglio giuridico per l’emanazione di simili provvedimenti, è assunta dalla Regione Lazio in palese contrasto con vigenti disposizioni di legge, non facilmente derogabili nemmeno in situazioni di emergenza (innanzitutto, ma non solo, i requisiti della distanza minima dagli insediamenti residenziali per l’insediamento di attività connesse allo stoccaggio e al trattamento dei rifiuti)”. 

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Il secondo punto è legato alle problematiche sui terreni circostanti: “L’ampliamento della discarica andrà ad incidere su alcuni terreni agricoli adiacenti inglobando anche il laghetto meteorico e la piccola oasi faunistica ivi esistente ponendosi immediatamente a ridosso della via Laurentina di fronte all’area faunistica protetta, meglio nota come ex Cava Nenni, nonché nei pressi di aree caratterizzate da resti e ritrovamenti archeologici di epoca tarda romana”. Un eventuale ampliamento della discarica con il “raddoppio della capacità della discarica e il possibile conferimento anche di altre tipologie di rifiuti, determinerà un inevitabile incremento dei già elevati livelli dell’inquinamento atmosferico locale, in particolare da polveri sottili, connesse sia all’innalzamento delle polveri stesse per lo stoccaggio dei rifiuti sia per la prevedibile crescita del traffico pesante di attraversamento, già causa di dissesti, di problemi di sicurezza e rumore acuitisi negli ultimi anni in particolare nel quartiere di Eur Vallerano”.

“Pronti a scendere in piazza”

La zona in cui sorge l’attuale discarica sulla via Laurentina

La popolazione si sta muovendo. Attraverso il consulto degli studi legali e organizzando manifestazioni di protesta. “Ad essere messa in discussione, oltre alla qualità della vita e alla salute dei residenti nei quartieri limitrofi alla discarica, sarà inevitabilmente anche il valore degli immobili di loro proprietà, spesso acquistati con non pochi sacrifici e in buona parte gravati ancora da mutui ed ipoteche. Siamo già entrati in contatto con alcuni studi legali per valutare ogni possibile intervento (con i relativi tempi e costi) a salvaguardia degli interessi dei residenti del quartiere, coordinandoci anche con i Comitati e le Associazioni dei quartieri limitrofi. Stiamo anche valutando le migliori modalità organizzative di una manifestazione pubblica di protesta con l’obiettivo di conseguire con essa la massima risonanza mediatica e politica, anche in questo caso coordinandoci con quanto allo studio negli altri quartieri. Però, affinché tutte le iniziative in fieri possano avere successo, è imprescindibile la più ampia e convinta adesione e partecipazione da parte di tutti i residenti del quartiere di Eur Vallerano”.

I comitati di quartiere chiedono la massima partecipazione. “Solo facendo sentire la nostra voce, alta e forte, uniti e compatti, TUTTI insieme possiamo riuscire a modificare tale inaccettabile e, per molti versi, assurda quanto grottesca situazione. Per questo motivo vi chiediamo di supportarci sia economicamente, con modalità che comunicheremo al più presto anche in relazione alla predetta valutazione di eventuali costi da sostenere, sia attraverso una partecipazione attiva, nella consapevolezza della gravità della situazione non mancando, in particolare, di assicurare la presenza di TUTTI alla manifestazione di protesta in fase di organizzazione”.

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Paolo Colantoni