II direttore tecnico della Federazione italiana tennis e capitano della Nazionale maschile in Coppa Davis commenta a notizie.com il percorso degli azzurri agli Australian Open: “Felice per il movimento! Berrettini deve convivere coi favori del pronostico, Sinner può fare un partitone contro Tsitsipas”. Poi sul doppio Fognini-Bolelli: “Nessun rimpianto, uno lavora con quello che ha disposizione…”.
Australian Open in corso, tutti gli italiani migliori ancora nel tabellone. Berrettini e Sinner sono volati ai quarti battendo rispettivamente il baby fenomeno spagnolo Alcaraz (ieri in cinque set) e De Minaur, uno degli idoli di casa (stamattina in tre set). Non solo: nel doppio si stanno facendo valere anche Fognini e Bolelli, la coppia che purtroppo l’Italia non ha potuto schierare nell’ultima edizione della Coppa Davis.
“Rimpianti? Pochi. Uno deve gestire e provare a fare qualcosa con quello che ha a disposizione…”, commenta Filippo Volandri in esclusiva a notizie.com. Il capitano della Nazionale maschile ha dovuto fare a meno di Bolelli per colpa dei problemi fisici accusati, l’Italia ne ha pagato le conseguenze fino all’eliminazione per mano della Croazia (ai quarti di finale): “Simone si è infortunato due giorni prima dell’inizio della competizione, purtroppo non era recuperabile”.
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In Australia ora stanno andando alla grande: “Sono contento per loro e per il movimento, abbiamo iniziato questo lavoro ormai da 6 anni. Jannik brucia le tappe, gioca contro il giapponese Daniel, ha dei buchi durante il match, lo vince lo stesso e in quello successivo cerca subito di coprirli. Acquisisce esperienza partita dopo partita. C’è chi ci mette 10 anni, lui sembra abbia già giocato 100 slam. Questo fa la differenza…”. Ai quarti se la vedrà con Tsitsipas, che oggi ha superato il proprio turno piegando Fritz in 5 set: “A Sinner serve un partitone e secondo me lo può fare, a prescindere dal risultato con il greco”.
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Dall’altra parte del tabellone si è fatto strada Berrettini. Prossimo avversario Monfils: “Matteo è il numero 7 al mondo, diventa lui l’uomo da battere. Si sono già affrontati nel 2019 agli US Open, ma era un’altra partita con giocatori ‘diversi’…”. Vinse l’italiano (3-6 6-3 6-2 3-6 7-6), Volandri sa che comunque l’esperto francese non può essere sottovalutato: “Un confronto difficile, Monfils è più pericoloso di quanto sembra. Se sta bene fisicamente diventa veramente insidioso. Berrettini parte favorito, deve imparare a convivere con questa cosa“. Agli Australian Open non ha partecipato Novak Djokovic, quella del serbo è una vicenda che ha rubato le prime pagine di siti e giornali per diverse settimane: “Manca il numero 1 al mondo, di conseguenza è un torneo meno ‘ricco’. Dispiace molto, ma abbiamo deciso di non commentare tutto ciò che è successo”.