Morto a Roma Flavio Carboni: l’uomo d’affari fu al centro di tanti misteri italiani negli anni ’70 e ’80.
Flavio Carboni è morto oggi all’età di 90 anni. Sarebbe stato colpito da un infarto nella notte, e le agenzie hanno rilanciato la notizia alle prime ore dell’alba. Fu l’uomo dei grandi misteri italiani, tirato in ballo nei grandi processi dai quali uscì sempre assolto.
Dal crack del Banco Ambrosiano alla morte di Roberto Calvi, tutti fatti di cronaca per i quali è stato assolto in via definitiva. Fu tirato in ballo anche nella vicenda della loggia P2, ma rifiutò sempre le accuse di essere vicino a Licio Gelli e in generale di far parte della massoneria.
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Morto Flavio Carboni: il faccendiere del mistero accusato e sempre assolto
Faccendiere, poi uomo d’affari, imprenditore. Flavio Carboni fu tirato in mezzo in molti processi dai quali uscì assolto. Fu accusato di essere vicino a Ligio Gelli, di avere rapporti con la mafia siciliana, di avere in mano verità sulla morte di Roberto Calvi e sul tentato omicidio di Rosone. Ebbe legami con Calvi, impegnato nel tentativo di salvare il Banco Ambrosiano, e fu anche accostato ad esponenti della Banda della Magliana.
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Rifiutò sempre le accuse Carboni, e fu assolto dai processi in cui fu tirato in ballo. In una recente intervista dichiarò nuovamente di essere estraneo alla P2 e ad ogni tipo di organizzazione massonica. Un infarto lo ha stroncato oggi all’età di 90 anni, portando via un altro uomo che fu avvolto nel mistero.