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Bob Dylan, 500 milioni in tasca: ecco a chi ha venduto tutta la sua musica

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Carlo Roscito

Il cantante ha trovato l’accordo con la Sony Music, nell’intesa anche “diritti su nuove pubblicazioni”. Non è il primo caso di un artista che cede il proprio catalogo: mezzo miliardo di dollari anche per Bruce Springsteen.

Tutta la musica venduta per circa 500 milioni di dollari. È la cifra sborsata dalla Sony Music per comprare tutte le canzoni registrate da Bob Dylan. Nell’accordo ci sarebbero anche “i diritti su multiple nuove pubblicazioni“. La società ha dato l’annuncio, l’accordo – secondo le ricostruzioni trovato nello scorso luglio – era rimasto nascosto per mesi.

Bob Dylan ha venduto tutto il suo catalogo musicale alla Sony per circa 500 milioni di dollari (Getty Images)

Ora è ufficiale anche se non sono stati resi noti con precisione gli estremi finanziari. Nel 2020 Dylan aveva ceduto (per una cifra vicina ai 300 milioni di dollari) il copyright sui testi dei suoi brani alla rivale Universal. Il cantante dopo la lunga pausa per il Covid sarà in scena per una nuova serie di concerti che lo vedranno protagonista a Phoenix il 3 marzo e a Oklahoma City il 14 aprile. In Oklahoma, dove c’è il suo ampissimo archivio, dovrebbe aprire a maggio il Bob Dylan Center di Tulsa, la seconda città più grande dello Stato.

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Il suo primo album era stato pubblicato da Columbia Record

Nella foto il murale di Bob Dylan realizzato a Minneapolis (Getty Images)

La Sony alla fine degli anni Ottanta aveva acquistato la Columbia Record, l’etichetta discografica con una storia di 60 anni insieme a Bob Dylan. Nel 1961 venne infatti ingaggiato dal talent scout John Hammond: proprio con Columbia uscì il suo primo album. Quello di Dylan non è un caso isolato, già altre star avevano venduto l’intero catalogo. Prima di lui l’avevano fatto per esempio Bruce Springsteen (sempre alla Sony per mezzo miliardo di dollari), Paul Simon (ha concesso alla Sony i diritti su 60 anni di canzoni) e anche Tina Turner e Mick Fleetwood dei Fleetwood Mac (nel loro caso accordo trovato con Bmg). Warner Music a gennaio ha chiuso invece l’intesa con gli eredi di David Bowie. 

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