Lampedusa, altro sbarco di migranti in Sicilia nelle ultime ore. Purtroppo il bilancio comincia a diventare davvero pesante visto che il numero delle persone morte sta aumentando
Nelle ultime ore si è verificato un altro sbarco di migranti in Sicilia, precisamente a Lampedusa. Purtroppo sette persone bengalesi sono morte mentre stavano cercando di raggiungere il barcone che conteneva 280 persone. Tre di questi cadaveri sono stati individuati direttamente dalla Guardia di Finanza e dai militari della capitaneria di porto.
Sul posto sono arrivati anche i soccorsi. Le brutte notizie, però, non finiscono qui visto che in questa tragica vicenda bisogna aggiungere che altre quattro persone hanno perso la vita poco prima di toccare terra. Da quanto riportano alcuni media locali pare che siano morti, tutti, per ipotermia.
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Una volta arrivati sulla terraferma molti di loro sono stati portati immediatamente al poliambulatorio dell’isola. Sono stati sottoposti a tampone per cercare di capire se hanno il Covid e valutare le loro condizioni fisiche che, fanno sapere, non sono per nulla ottimali. All’hotspot di contrada Imbriacola fanno sapere che sono al collasso: in una struttura che può ospitare solamente 250 persone, ce ne sono ben 645.
La maggior parte dei migranti giunti a Lampedusa arrivano: dalla Libia, dal Bangladesh, dall’Egitto, dal Mali e dal Sudan. Sono arrivati nel cuore della notte e sono stati soccorsi da motovedette. A circa 24miglia è arrivato l’allarme che stavano per arrivare, mentre il barcone sarebbe partito dalla Libia almeno tre giorni fa.
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Nel frattempo arriva anche il disperato appello da parte del sindaco della cittadina siciliana, Totò Martello. Quest’ultimo ha chiesto urgentemente aiuto al governo italiano visto che la situazione è diventata incontrollabile. Queste sono alcune delle sue parole: “Non possiamo continuare ad andare davanti da soli”. Nel frattempo la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto una inchiesta, a carico di ignoti, per “morte o lesioni come conseguenza di altro delitto legato al favoreggiamento di immigrazione clandestina“.