Il leader di Azione svela un candidato per la corsa al Quirinale: “Ha tutte le carte in tavola per il ruolo”. Poi il messaggio a Letta: “Sbrighiamoci”
Carlo Calenda entra a piedi pari nella corsa per il Quirinale, lanciando un nome che ritiene valido. Il leader di Azione punta tutto su un candidato forte, che attualmente ricopre un ruolo di primaria importanza nel panorama politico italiano e che avrebbe, a suo dire, tutti i requisiti giusti per sostituire Mattarella al Quirinale.
Per Calenda l’attuale Ministro della Giustizia Marta Cartabia è la pedina giusta per il ruolo di Presidente della Repubblica. Lo dice apertamente in una lunga intervista rilasciata alla Stampa: “Abbiamo cercato di tenere un comportamento lineare, proponendo un candidato perfetto per il ruolo: Marta Cartabia. Nessuno ha spiegato perché non va bene una signora che è stata presidente della Consulta, che fa bene il ministro della Giustizia, che ha insegnato in tutto il mondo”. Così Carlo Calenda, leader di Azione. L’ex candidato a sindaco di Roma commenta poi la richiesta di un tavolo congiunto avanzata da Pd-Leu-M5s: “Sono mesi che lo chiediamo, andava fatto settimane fa. È tutto molto indecoroso e molto inutile quello è accaduto fino ad adesso. Sono partiti che governano insieme in un governo di unità nazionale, è semplicemente incredibile che non riescano a sedersi attorno a un tavolo. Ora facciano presto. Se vogliono invitarci, bene, sennò facciano loro. Basta che esca un nome condiviso”.
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Calenda sta provando a dare il suo contributo, per uscire dall’incertezza degli ultimi giorni (le prime due votazioni si sono chiuse con un nulla di fatto e l’accordo tra i partiti sembra ancora molto lontano). Già ieri aveva chiesto ai leader del centrosinistra di accelerare la soluzione. “Il tuo invito a chiudersi in una stanza è tardivo ma giusto. Occorre darsi una mossa. Stiamo facendo tutti una figuraccia davanti a un paese prostrato e incredulo”, aveva scritto su Twitter Carlo Calenda, leader di Azione rivolgendosi a Enrico Letta a cui ricorda che il 28 dicembre scorso fu Calenda a proporre in un tweet “Sediamoci tra leader di partito, cerchiamo un nome condiviso per il Colle”