L’attaccante del Paris Saint-Germain e della nazionale brasiliana, nel suo documentario ha risposto a tutte le persone che lo criticano pesantemente: “Chi mi conosce sa che persona sono”.
Come tanti campioni, o lo ami o lo odi. Impossibile però negare le doti calcistiche di Neymar, per tanti anni il numero tre dietro a Messi e Cristiano Ronaldo. Un genio del suo tempo, l’unica colpa quella di appartenere alla stessa generazione di due mostri sacri. A livello di club ha vinto tutto con la maglia del Barcellona, mentre con la Nazionale è destinato a battere il record di gol di Pelé.
Gliene mancano sette per diventare il miglior marcatore di sempre nella storia del Brasile. Non proprio l’ultima arrivata. In carriera ha vestito solo tre maglie: quella del Santos, con cui ha vinto il titolo Paulista per tre volte, quella blaugrana e attualmente quella del Psg, che lo ha acquistato per una cifra folle nel 2017: 222 milioni di euro previsti dalla clausola, il trasferimento più costoso nella storia del calcio.
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Da martedì 25 gennaio su Netflix è disponibile un documentario che racconta tutta la vita del calciatore. “Neymar: il caos perfetto“, il titolo del mini-serie biografica sul fenomeno brasiliano, cresciuto in Brasile e diventato uno dei più forti di sempre. Per l’attaccante del Psg è stata un’occasione per togliersi qualche sassolino dagli scarpini.
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“Non mi importa cosa pensano gli altri di me – dice Neymar nel documentario – so quello che faccio, so come gioco. Sono trasparente. Non mi importa se dicono “Neymar fa sempre festa” o non so cosa. Come ho giocato? Se sei arrabbiato è un tuo problema. È la mia vita e faccio quello che voglio. Mi criticano più di quanto merito e per me è dura. Per la mia famiglia, per i miei amici intimi… sono Batman, ma chi non mi conosce pensa che io sia Joker. Io so bene chi sono“.