Stava cercando il dito di un amico che si era perso. Alla fine le telecamere di videosorveglianza hanno svelato il giallo dopo le parole rilasciate dall’uomo alla guardia giurata
Ci troviamo a Milano, precisamente a piazzale delle Milizie, dove nella giornata di ieri mercoledì 26 gennaio è accaduto un episodio al limite del tragicomico. Protagonisti una guardia giurata (che stava prestando servizio) ed una persona che si aggirava, senza sosta, attorno alla recinzione della ricicleria.
L’atteggiamento dell’uomo ha incuriosito parecchio il vigilante che gli ha chiesto se avesse bisogno di aiuto e, cosa più importante, cosa stesse cercando da un sacco di tempo e che non riusciva a trovare. Di cosa stiamo parlando? Di un dito. No, non è assolutamente uno scherzo. Anche se, a primo impatto, poteva sembrarlo. L’atteggiamento della persona lasciava intendere che si trattava di una cosa seria.
LEGGI ANCHE >>> Sassuolo, Nicolas Schiappacasse arrestato in Uruguay: il motivo
Come mai questo dito era stato mozzato? Durante il tentativo di un furto. Alla fine l’anulare destro è stato ritrovato e recuperato, con tanto di anello. Una vicenda che si è risolta solo grazie alle immagini della videosorveglianza che hanno notato dei movimenti sospetti nelle ore precedenti.
Due individui erano scesi dall’auto ed hanno cercato di scavalcare la recinzione. Solo che, a rovinare i loro piani, ci ha pensato il vigilante di turno che era arrivato proprio in quel momento. I due malviventi sono dovuti scappare ma uno di loro si è dimenticato un pezzo del corpo molto importante per strada.
Episodio che si è verificato poche ore dopo, verso le ore 13, sempre con la stessa auto e con due persone che erano scese dall’interno. Dopo aver spiegato il tutto alla guardia giurata il ladro non ci ha pensato su due volte ed è scappato insieme al suo complice. Motivo?
LEGGI ANCHE >>> Furto in casa Rodriguez, presi i ladri: tra gli arrestati un sosia “famoso”
Subito dopo, sul posto, sono arrivati i carabinieri che hanno setacciato il terreno ed hanno trovato l‘anulare. Quest’ultimo è stato prontamente consegnato all’Istituto di Medicina legale di piazzale Gorini per le analisi. A quanto pare le strade sono due: o si ricorre alle impronte digitali oppure si aspetta il proprietario di esso che si faccia vivo.