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Cronaca

Ventenne legato al letto per anni: “Scene da film dell’orrore”

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Marco Ercole

Vicenda assurda accaduta a Paola, in provincia di Cosenza, dove un ragazzo è stato scoperto in condizioni vergognose, rimasto per una vita legato al proprio letto per mani e piedi. Il medico: “Sembra un cucciolo di animale”

Il contesto è il comune calabrese di Paola, in provincia di Cosenza. È proprio lì che un ragazzo di circa vent’anni è stato scoperto in condizioni vergognose, legato nella propria abitazione. A trovarlo così sono stati i carabinieri, che entrati nella casa hanno preso atto di una scena degna di un film dell’orrore, la cui responsabile – secondo le prime ricostruzioni – dovrebbe essere stata incredibilmente la madre.

I carabinieri di Paola, provincia di Cosenza, si sono trovati di fronte una scena da film horror (Ansa)

A raccontare nel dettaglio la situazione scioccante è stato il dottore Cosmo De Matteis, presidente emerito nazionale del Sindacato dei medici italiani. Il medico, che ha visitato personalmente il ragazzo, ha descritto un quadro al limite dell’umanità: il giovane infatti sarebbe rimasto legato per mani e piedi al suo letto per anni, segregato sin dalla tenera età.

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Una scena da film horror

Indagini in corso sulla madre del ragazzo per capire di chi sia la responsabilità dello stato di salute del ventenne (Ansa)

Per questo motivo il ventenne, oltre a essere privo del controllo sfinteri, ha anche problemi nell’esprimersi (utilizza suoni, non delle parole), nel mangiare, nel controllare le proprie emozioni (sfociando a volte in atteggiamenti violenti) e nel mantenere una postura eretta: “Sembra un cucciolo di animale in un mondo sconosciuto“. È stato definito come una sorta di uomo delle caverne, che adesso avrà di fronte a sé un lungo percorso per tentare di iniziare a vivere una vita normale, quella che gli è stata strappata appena nato.

La madre, ritenuta in un primo momento la principale responsabile, è stata intercettata dagli inviati di Pomeriggio 5, ai quali ha negato di aver legato il proprio figlio, definendo il tutto “malignità che circolano da anni“. Poi ha aggiunto che la sua volontà fosse quella di portarlo in una struttura specializzata, ma che “in molti lo hanno rifiutato“. Adesso toccherà alle forze dell’ordine scoprire quale sia la verità dietro a questa vicenda decisamente fuori dal normale.

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