Covid, Rt e incidenza in calo: Brusaferro lancia segnali di speranza

In Italia gli indicatori per controllare l’impatto del Covid sembrano in calo: Brusaferro analizza i dati dell’ultima settimana.

Sono i numeri a dare la dimensione del contagio in Italia. La corsa della variante Omicron, ormai predominante, non sembra ancora essersi bloccata. Restano però timidi segnali che fanno ben sperare. 

Silvio Brusaferro Covid
Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss e portavoce del Comitato tecnico-scientifico © Ansa

Li ha sottolineati il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, in una lunga e approfondita analisi sull’evoluzione della pandemia nell’ultima settimana. Si assiste infatti ad una lieve flessione dell’incidenza dei casi per 100 mila abitanti e nell’indice Rt, ora allo 0,97 rispetto all’1,31 della scorsa settimana.

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In calo anche i posti letto occupati negli ospedali e nei reparti di terapia intensiva, in ribasso dello 0,7% in 7 giorni. C’è però un dato che va tenuto in considerazione. Alcune regioni avrebbero confermato di essere in ritardo nella comunicazione dei dati, con un impatto chiaro nella lettura dei numeri. Di contro resta una indicazione che aiuta a tracciare l’identikit di Omicron e la diffusione. É in calo di un 3% il tracciamento eseguito rispetto ai sintomi, e questo dato indica che la nuova variante, grazie anche alle vaccinazioni, ha un impatto meno violento sulla salute degli italiani. Brusaferro ha dato la sua chiave di lettura.

Covid, Brusaferro: “Lieve inversione di tendenza”

omicron colpisce altri organi
Omicron ormai quasi al 100% in Italia (Getty Images)

“I dati dell’ultima settimana confermano indicazioni positive”. Parole di Silvio Brusaferro durante la verifica dei dati settimanali. “La curva dei contagi mostra una lieve decrescita – ha affermato –, incidenza e indice Rt si stanno attestando sotto la soglia epidemica, e questo fa ben sperare. Resta comunque un’elevata circolazione del virus, e la Delta continua ad essere presente in Italia”. 

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Brusaferro predica calma ma conferma segnali incoraggianti. Intanto il 95,8% dei campioni infetti in Italia è riconducibile alla variante Omicron e in alcune regioni circola ormai solo il ceppo isolato in Sudafrica. Sarà decisiva quindi la prossima settimana per ritracciare la mappa dell’Italia e le regioni a rischio. In attesa di valutare i riflessi di Omicron 2, che inizia a diffondersi e secondo le prime stime correrebbe forse più velocemente senza però essere più grave.

 

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