La rielezione di Sergio Mattarella come presidente della Repubblica è destinata a creare diverse polemiche. Ecco cosa diceva solo qualche settimana fa.
La partita del Quirinale si avvia alla conclusione. Dopo un lungo confronto tra i partiti e sette fumate nere, la decisione è caduta sulla conferma al Colle di Sergio Mattarella. Sarà lui, quindi, il presidente della Repubblica per i prossimi sette anni, ma la sua rielezione è destinata a procurare diverse polemiche.
Una scelta che ha portato diverse persone (sui social e non) a ricordare le parole dette dallo stesso Capo dello Stato nei mesi scorsi. Dichiarazioni che sembravano chiudere definitivamente ad una sua conferma al Quirinale, ma a questo punto possiamo dire che erano solamente di facciata.
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Dalle ultime indiscrezioni, infatti, il presidente Mattarella è pronto a dire sì alla richiesta de i partiti ed ora c’è sicuramente grande curiosità di conoscere le sue parole nel giorno del giuramento.
Quando Mattarella diceva no ad un secondo mandato
La rielezione di Mattarella, come detto, non sembra essere condivisa da tutti e soprattutto nelle prossime ore molto probabilmente ritorneranno in auge anche tutte le dichiarazioni rilasciate dal Capo dello Stato che confermavano la sua volontà di non accettare un secondo mandato.
Intenzione per la prima volta svelata da Mattarella già a febbraio 2021 quando lo stesso presidente Mattarella aveva ricordato le parole di Antonio Segni: “Il periodo di sette anni è sufficiente a garantire una continuità nell’azione dello Stato e quindi sarebbe opportuno dare il via libera alla non immediata rieleggibilità del presidente“.
Parole che sono state confermate a maggio e lo scorso 11 novembre quando ha citato Giovanni Leone: “Lui ripropose la sollecitazione di introdurre la non rieleggibilità del presidente della Repubblica“.
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Una posizione che lo stesso Mattarella, infine, ha voluto ribadire negli incontri di dicembre con tutte le autorità e nel discorso di fine anno con gli italiani. Poche settimane dopo, però, lo scenario è completamente cambiato e nei prossimi giorni capiremo se le sue sono state parole di circostanza oppure è stato costretto ad un passo indietro per provare a mettere d’accordo tutti i partiti.