Parla l’avvocato della famiglia Bruno Forestieri che avverte: “In quel paese il sistema di videosorveglianza è molto diffuso”
“È stato sicuramente un omicidio“. Con queste poche parole l’avvocato della famiglia, Bruno Forestieri, commenta così la morte di Paolo Moroni, l’ingegnere informatico di 42 anni di Allumiere, in provincia di Roma, trovato morto nella sua abitazione ad Amsterdam dove era da tempo residente. Il legale ha anche aggiunto l’ipotesi dell’esistenza di un video: “Potrebbero esserci delle immagini di quel giorno – ha spiegato – ed è quello che speriamo tutti. Teniamo presente che in Olanda i sistemi di videosorveglianza e le telecamere di sicurezza sono molto diffusi, quindi non escludo possano esserci filmati di quel giorno. Stiamo cercando di capire meglio l’intera situazione”.
L’avvocato Moroni spera in dettagli maggiori che al momento le forze dell’ordine olandesi non sono disposti a dare, ma perché stanno indagando. “Per ora la polizia è molto chiusa – dice il legale -. Questo ci fa supporre che siano vicini a individuare il responsabile. Le principali notizie ci arrivano dall’unità di crisi della Farnesina e dai carabinieri di Civitavecchia“. Tra le ipotesi sul tavolo, su cui vige un rigoroso riserbo, ci sarebbero quelle di una una rapina andata male o di un incontro poi rivelatosi pericoloso.
L’autopsia di Paolo Moroni è prevista per mercoledì
Ma anche di un omicidio a sfondo sessuale. “Paolo era un lavoratore stimato – ha spiegato l’avvocato -, con un notevole bagaglio di conoscenze nel suo ambito. Nel suo passato non c’è nulla che potesse far pensare alla terribile tragedia” All’Ansa, l’avvocato della famiglia aggiunge che l’autopsia è prevista tra domani e mercoledì. “Al momento la salma è in obitorio e stiamo cercando di capire se c’è la possibilità di inviare un nostro medico legale di parte“, spiega Forestieri.
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“Martedì i familiari raggiungeranno l’Olanda, mentre io domani avrò una prima call con un collega olandese che ho contattato in questi giorni per seguire l’inchiesta“. La casa dove è stato trovato il cadavere era di proprietà del 42enne, acquistata da poco. Ora, a quanto si viene a sapere, “è chiusa e sotto sequestro“, come è normale che sia, assicura il legale. Era stata ristrutturata da poco e lavori sono ancora in corso negli edifici circostanti.
