Il club giallorosso pagherà i costi dei servizi dei vigili urbani. “Loro assunti dal Comune pagati dal club e noi pesiamo sullo Stato?”
L’A.S. Roma sta per ufficializzare un accordo con il Campidoglio per pagare di tasca propria i costi del servizio gestito dai vigili urbani fuori lo stadio Olimpico in occasione delle gare di calcio. L’intesa su questo fronte è stata trovata mercoledì scorso a Palazzo Senatorio tra il sindaco Roberto Gualtieri, il capo di gabinetto Albino Ruberti e il Ceo dei giallorossi, Pietro Berardi. Per una partita di medio calibro sono necessari almeno 60 vigili intorno all’Olimpico con un costo di 5mila euro, per un big match il doppio (120 agenti per un valore di 10mila euro), circa il triplo per il derby. L’accordo dovrebbe coinvolgere anche la Lazio. Le due società si accolleranno soltanto le spese della polizia locale, non quelle per le altre forze dell’ordine.
“Una situazione inaccettabile – dichiara Andrea Cecchini, responsabile di Italia Celere, sindacato delle Forze dell’Ordine – noi ci muoviamo in prima linea per la sicurezza dei calciatori, degli allenatori, dei dirigenti delle società. Li scortiamo, li proteggiamo, ci mettiamo in prima linea per difendere loro e i loro tifosi. E tutto a spese dello Stato, chiamato a coprire i costi normali e quelli straordinari. Per la Polizia urbana, con personale già assunto e pagato dal comune, sono previsti invece pagamenti da parte dei club. Non possiamo accettare questo sgarbo”.
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Cecchini già da tempo sta lavorando ad una proposta che preveda l’intervento dei club per coprire le spese del servizio delle forze di Polizia. “Ho lavorato per anni al progetto di un disegno di legge. Nel luglio 2018 – dichiara in esclusiva a Notizie.com – tramite un gruppo parlamentare l’ho presentato in Parlamento, alla Camera dei deputati. Il progetto prevedeva sette/otto articoli e tra questi uno parlava della sicurezza all’interno degli stadi e prevedeva uno sgravio di costi per lo Stato con annessa assunzione di responsabilità da parte delle società calcistiche. Avevo previsto che ciò riguardasse sia i club, che la Nazionale. Con un esborso che non avrebbe coinvolto direttamente le società, ma la Lega calcio andando direttamente a colpire gli introiti dei diritti televisivi. Il progetto prevedeva un 3% massimo, in proporzione agli introiti di ogni singola società. Naturalmente in base al numero dei tifosi e alla capacità degli stadi”.
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Un progetto che non ha avuto riscontro. “Sarebbe stato un riconoscimento del lavoro delle Forze dell’ordine, che di fatto in occasione degli eventi sportivi prestano servizio per le società, e uno sgravio importante di spesa per lo Stato. Ma tutto ciò non è mai avvenuto. E’ rimasta una carta nel Parlamento, che noi riproporremo. Perchè non è possibile accettare questa situazione: noi lavoriamo per l’ordine pubblico, siamo in prima linea negli eventi sportivi e da una parte siamo chiamati ad assumerci delle responsabilità se sbagliamo, dall’altra se veniamo colpiti e siamo costretti ad andare all’ospedale diventiamo un costo per lo Stato, costretto a cacciare tanti soldi per la nostra indennità”.
L’accordo tra il club giallorosso e la Polizia urbana rischia di essere una vera beffa per la Polizia. “Adesso ci troviamo di fronte alla situazione in cui la Roma si trova a fare un’offerta al Comune di Roma per il costo dei vigili urbani che gestiscono la viabilità nei pressi dello stadio, come se quella fosse la sicurezza. Noi facciamo le scorte ai giocatori, ai dirigenti delle società, ci muoviamo per la sicurezza di tutti i componenti dei gruppi squadra. E loro, che sono già assunti dal Comune, vengono pagati dai club? Noi siamo quelli che vengono chiamati quando c’è da organizzare l’ordine pubblico. Noi siamo in prima linea per la protezione dei tifosi e dei calciatori. Noi, i vigili urbani, i vigili del fuoco, tutti quelli chiamati a lavorare per gli eventi sportivi dipendiamo dal Questore, che è il responsabile della Pubblica Sicurezza. Non capiamo come sia possibile che chi organizza la viabilità venga rimborsato dalle società e chi invece gestisce l’ordine pubblico non venga minimamente pagato, e riceva solo un indennizzo dallo Stato. Parliamo di circa 60/80 milioni di euro all’anno. Speriamo che questo accordo possa riguardare anche noi. E’ allucinante che noi che organizziamo la sicurezza, che rischiamo in prima linea con il nostro corpo, non veniamo pagati dalle società sportive. E’ uno smacco verso gli uomini in divisa”. Cecchini chiude con un auspicio. “Speriamo che questo accordo porti ad una svolta epocale. Che si ritorni al disegno di Legge che avevo proposto. Che finalmente si arrivi ad uno sgravio di spesa per lo Stato e ad un’assunzione di responsabilità da parte delle società calcistiche”.