Due agenti della polizia, a Kusel, in Germania, sono stati uccisi nella notte a colpi di arma da fuoco.
“Ci stanno sparando addosso”. E’ stato questo l’ultimo messaggio che, poco prima di morire, due poliziotti tedeschi hanno inviato via radio alla centrale della polizia, prima di essere uccisi e trovare la morte sulla strada provinciale 22 vicino a Kusel, nel sudovest della Germania. A riferirlo alla stampa è la Bild, che ha spiegato come, dopo l’ultimo messaggio inviato dai due agenti, la comunicazione con la centrale si è interrotta. Così, dopo il grido d’allarme lanciato dai due, la polizia si è precipitata sulla scena del crimine, ma ormai uno dei due agenti era già deceduto.
Secondo le ricostruzioni, durante un controllo di routine, due agenti della polizia a Kusel, in Renania Palatinato, in Germania, sono stati uccisi nella notte a colpi di arma da fuoco. Si tratta di un poliziotto di 29 anni e una poliziotta di 24. I due erano riusciti ad avvisare via radio la centrale spiegando di essere stati feriti, ma è stato inutile. Quando i rinforzi sono arrivati sulla scena della sparatoria, per gli agenti non c’era già più nulla da fare. La polizia è sulle tracce degli aggressori, uno dei quali è sicuramente armato.
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La dinamica è ancora da chiarire ma, secondo quanto riporta Bild, in un primo messaggio inviato dagli agenti, questi spiegavano di aver trovato della selvaggina morta nel cofano dell’auto che avevano fermato. A sparare, quindi, potrebbero essere stati dei bracconieri. Il sindacato di polizia (GdP) ha annunciato che la poliziotta uccisa stava ancora studiando all’Università di Polizia.
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“A prescindere da quelli che possono essere stati i motivi, rimane il fatto che questo crimine assomiglia a un’esecuzione“, ha affermato la ministra all’Interno tedesca, Nancy Faeser. “Si tratta di un atto che mostra come gli agenti di polizia rischino tutti i giorni la vita per la nostra sicurezza”, ha aggiunto. Intanto l’area del delitto è completamente blindata.