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ESCLUSIVA – Zangrillo: “5000 tifosi allo stadio è schiaffo a buon senso”

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Daniele Magliocchetti

Il primario di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele di Milano torna a parlare e lo fa da esperto scientifico e da presidente del Genoa

Vedere gli stadi quasi vuoti con appena cinquemila tifosi presenti è desolante e deprimente, anche e soprattutto in questo periodo, con il numero dei contagi che si sta sempre più controllando e una situazione sanitaria che sta prendendo una piega assai diversa rispetto a quello che si temeva fino a qualche mese fa. Sicuramente meno preoccupante. E uno dei maggiori esperti del settore, che lavora sul campo ogni giorno, stando a contatto con il virus e con i pazienti, lo va dicendo da tanto tempo. E’ Alberto Zangrillo, il primario di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare dell’Ospedale San Raffaele di Milano, nonché presidente del Genoa Calcio, e proprio su questo, con Notizie.com, ha voluto esprimere il suo concetto. “Vedere 5000 persone allo stadio è grottesco, una situazione deprimente e, a mio modo di vedere, poco consona alla reale situazione generale“.

Alberto Zangrillo

Il professore del San Raffaele sono mesi che, quasi urlando e usando pure toni non proprio amichevoli, parla di un allarmismo eccessivo attorno al Covid da parte dei media e anche da alcuni politici. “Quello che succede da diverso tempo a questa parte sulla corsa ai tamponi è qualcosa di allucinante, terrore buttato lì che non serve a niente. Persone che fanno informazione e dovrebbero attenersi a quella, senza la necessità di calcare la mano su argomenti che dovrebbero essere trattati in modo completamente diverso. La gente poi ha paura e non ci capisce più nulla“.

“Gli stadi sono tra i posti più sicuri che ci sono, e non certo da adesso”

Stadio ©Getty Images

Il primario del San Raffaele e presidente del Genoa Zangrillo approfondisce il concetto sugli stadi e sulla pericolosità del virus, soprattutto collegato alle restrizioni: “Lo stadio è uno degli ambienti più sicuri che ci sono – ha affermato il professore -. Se pensiamo a tutti i tesserati, giocatori e dipendenti di ogni squadra, che sono sottoposti a controlli, come può essere lo stadio un ambiente rischioso e pericoloso? In più è un posto all’aperto, per questo per me le regole e i 5000 spettatori sono una limitazione fuori luogo, sono state norme per farsi sentire a posto con la coscienza. Ma non mi trovano d’accordo. Qui bisogna rivedere tante cose, non solo le regole d’ingresso dello stadio, ma anche dei ristoranti, cinema e tanto altro”.

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Nella prossima giornata, comunque, gli stadi torneranno al 50% e più avanti si tornerà sempre più alla normalità. Zangrillo, per la prima volta e solo con Rai Gr Parlamento, ha voluto parlare della sua esperienza come presidente del Genoa: “Mi trovo benissimo, sono tifoso e per me è un ambiente nuovo, ma mi sto trovando bene. La squadra? Sono fiducioso e convinto che si sia fatto il possibile per arrivare alla salvezza“. Come presidente ha degli esempi che vorrebbe seguire: “Modelli come Atalanta e Sassuolo sono da copiare – spiega il professore – sono vincenti, e se hai alle spalle la storia esiste un trampolino di lancio importante. Il tutto in una città straordinaria con una potenzialità eccezionale in termini di turismo. Il Genoa è uno degli argomenti che si deve rilanciare e che deve rilanciare Genova e la Liguria” 

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Daniele Magliocchetti