In Calabria un uomo si è dato fuoco davanti alla caserma dei carabinieri. Aperta un’indagine per capire meglio i motivi di questo gesto.
Dramma in Calabria nella mattinata di lunedì 31 gennaio 2022. Un uomo si è presentato davanti alla caserma dei carabinieri di Rende, in provincia di Cosenza, e, per motivi ancora da accertare, si è dato fuoco.
Dalle prime informazioni, a compiere questo gesto sarebbe stato un professore universitario, ma non si conoscono ancora il perché dell’accaduto. Sulla vicenda è in corso un’indagine e proprio i carabinieri stanno effettuando tutti gli approfondimenti del caso.
LEGGI ANCHE <<< Ventenne legato al letto per anni: “Scene da film dell’orrore”
L’uomo è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale. Secondo quanto riferito dall’Ansa, la vittima avrebbe riportato delle ustioni molto gravi e la prognosi non sarebbe ancora stata sciolta. Naturalmente nelle prossime ore ci saranno delle importanti novità su questa vicenda che ha ancora diversi punti da chiarire.
La ricostruzione di quanto successo è ancora al vaglio degli inquirenti. Dalle prime informazioni rese note anche dai testimoni, l’uomo sarebbe sceso dalla macchina con una tanica di benzina dirigendosi verso l’ingresso della caserma dei carabinieri dove si è dato fuoco senza dare spiegazioni.
I primi ad accorgersi di quanto successo e ad intervenire sono stati alcuni dipendenti di un negozio di ricambi di pneumatici di fronte alla caserma. Subito dopo sono arrivati sia i militari che il personale medico. Immediato il trasferimento in ospedale per prestare le prime cure all’uomo che, sempre secondo le prime informazioni, sarebbe un professore universitario.
LEGGI ANCHE <<< Tragedia in Calabria: incidente sulla pista da sci, morto direttore impianto
Non si conoscono ancora i motivi di questo gesto. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri e nelle prossime ore ascolteranno i parenti e gli amici dell’uomo per provare a capire cosa l’ha spinto a compiere un atto simile. In attesa di ulteriori chiarimenti, i militari preferiscono comunque mantenere il massimo riserbo su questa vicenda.