Commossa ed emozionata la giornalista del Tg1 ricorda il leggendario cronista: “E’ stato il mio mentore, un gigante ma anche un uomo dolce”
Se Donatella Scarnati è una delle giornaliste più apprezzate e stimate del panorama dell’informazione televisiva, il merito è di Tito Stagno. Il leggendario direttore e cronista della Rai che raccontò l’allunaggio e tante altri servizi, scomparso quest’oggi a 92 anni dopo una carriera di successi incredibili. Lei, Donatella Scarnati, a Notizie.com, ne fa un ritratto incredibile, di un “uomo sapiente” che non solo era bravo a fare televisione e informare la gente, ma era anche un grande uomo e un “maestro eccezionale“. Di quelli che non ci sono più, quelle persone che credono fortissimamente nei giovani, dedicandosi interamente a loro e scommettendo su di loro. Una cosa che, di questi tempi, è rara e preziosa.
“Per tutti era Mister Moonlight, un grandissimo giornalista, ma che, prima di dedicarsi alla domenica sportiva, aveva seguito i papi, e raccontato tanti di quei grandi eventi da far impallidire chiunque. Era un gigante, ma era anche e soprattutto il mio maestro“, ricorda con emozione Donatella Scarnati a Notizie.com. “Tito Stagno nello sport ha dimostrato la sua grandissima competenza – ricorda la giornalista – Ha avuto il merito di coinvolgere noi giovani, un grande maestro, con tanti aneddoti e insegnamenti. Ricordo che appena arrivata al Tg1 nel 1987 era un’eccellenza, c’erano Maffei, Franzelli, Volpi, Claudio Icardi a parte Gian Piero Galeazzi e Rosi era una grande redazione. E appena arrivata la prima cosa che fece, venne da me per farmi leggere un testo perché voleva capire come ero sulla dizione. Tito andava su ogni piccolo dettaglio. E così, cominciava lezione di dizione, come aveva fatto con tutti i ragazzi, oggi non lo fa nessuno in maniera così minuziosa”.
Donatella Scarnati è emozionata mentre racconta e ricorda Tito Stagno ed è un piacere ascoltarla, quasi coinvolgente mentre ricorda una persona che le ha trasmesso e dato tanto: “Avere un personaggio come Tito stagno, un grandissimo che si mette al servizio dei suoi ragazzi, ci dava fiducia, è stata una fortuna, una cosa preziosa che non dimenticherò mai. Si occupava dei telegiornali e della Domenica Sportiva, aveva avuto tantissime intuizioni, ricordo quando decise di prendere Aldo Agroppi che in quel momento era fuori dal giro e fu un successo incredibile, per non dimenticare le conduzioni di Sandro Ciotti, Gianni Minà ma anche Adraino Panatta che con la sua ironia fece benissimo. Erano trasmissioni un po’ all’avanguardia, c’erano anche le donne come Maria Teresa Ruta o Simona Rolandi”
“Per lui era soprattutto importante l’immagine – racconta senza fermarsi Donatella Scarnati -. Quando andavamo a fare un servizio, bisognava pensare all’immagine, alle azioni, la fine della giornata era un “lavorone“, si andava a cercare tutte le situazioni. E se le cose non andavano per il verso giusto, non che ti dava i voti, ma in qualche modo ci faceva arrossire. Tito era molto più moderno di tutti noi. Era un gran signore, di grandissima cultura che la metteva al servizio nostro senza ostentare nulla. Un pezzo della nostra storia“. Anche come persona, sorprendente. Chi immaginava un Tito Stagno serio e corrucciato, sbagliava di grosso. In realtà, per come lo ricorda la Scarnati “era molto divertente, un salutista, nel senso che teneva al fisico come salute, era un piacere stare con lui. Trascorrere una serata con lui, a parte che imparavi”. “L’ultima volta – ricorda Donatella Scarnati a Notizie.com – che ci siamo visti noi, i suoi ragazzi, e lui, è stato il 23 dicembre scorso, era in grandissima forma, nonostante avesse avuto qualche piccolo problema, ma stava bene. I nostri, prima di Natale e prima di andare in vacanza, erano appuntamenti fissi, non pensavamo venisse l’ultima volta, ma lui ci teneva a vederci, ed è stato uno di quegli appuntamenti che difficilmente dimenticherò“.