Il sacerdote chiedeva di pagare alcune bollette presso l’ufficio postale senza avere il Green pass. Al rifiuto dello sportello, è scattata la protesta.
La vicenda sta facendo discutere tutto il paese di Bolano, in provincia di La Spezia, dopo che a metà mattinata, intorno alle 10, nell’ufficio di Poste Italiane è avvenuto il fatto che ha gettato i presenti nello scompiglio.
Don Piero Corsi si era recato lì solamente per pagare le sue bollette, ma al momento della richiesta del certificato verde ha risposto in maniera netta e decisa di non averlo e di non volerlo nemmeno presentare. I presenti hanno spiegato che il sacerdote si è saldamente fermato nelle sue intenzioni, rifiutando di fare scorrere la file verso gli altri clienti che erano dopo di lui. Quindi, di fatto, bloccando tutto l’ufficio.
Alcuni hanno provato a persuaderlo, offrendosi di pagare le bollette al posto suo mentre attendeva fuori dall’ufficio, tuttavia è servito l’intervento dei carabinieri per fare uscire il sacerdote e farlo desistere dal suo proposito.
Don Piero è conosciuto da tutti nel Paese ed è già anche noto alle cronache per alcuni eventi che hanno fatto discutere. Chi è vicino a lui spiega che ha un carattere molto particolare, ed è abituato a prendere di petto le situazioni. Allo stesso tempo, negli anni passati era stato fortemente attaccato per alcune controverse affermazioni legate al mondo femminile, e nello specifico al rapporto tra femminicidi e atteggiamenti femminili.
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Tesi contenute anche in un articolo tratto da un blog appartenente alla galassia tradizionalista, un commento alla lettera apostolica di Giovanni Paolo II Mulieris dignitatem, che Don Piero aveva anche affisso nella bacheca della chiesa di San Terenzo, a Lerici. Di conseguenza, già allora i giornali lo avevano criticato pesantemente, anche per via di alcune sue posizioni particolarmente “tradizionaliste”.
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Ora, con questa sua presa di posizione all’ufficio postale, in cui il parroco ha voluto farsi portatore di quelle istanze che rivendicano la lotta contro il Green pass, di fatto ora rischia una denuncia per interruzione di pubblico esercizio, e non sarà semplice per lui fronteggiare le nuove critiche che, in paese e non solo, si riverseranno nei suoi confronti.