Reggio Emilia, minorenne violentata da compagni di classe

Un festino alcolico di alcuni studenti di Reggio Emilia è sfociato in una violenza sessuale ai danni di una compagna di classe.

Carabinieri © Getty Images
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Venerdì mattina, in una scuola di Reggio Emilia, non si sono svolte le consuete lezioni a causa di uno sciopero. Sfruttando tale avvenimento, alcuni ragazzi di 15 anni hanno deciso di rientrare a casa di uno di loro per fare un festino a base di alcol. Il festino è però degenerato, e una ragazza che ha partecipato all’evento ha denunciato una violenza avvenuta a casa del compagno di classe.

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Un ragazzo quindicenne di Reggio Emilia, compagno di classe della ragazza violentata, è stato arrestato dai carabinieri. L’accusa nei suoi confronti è di violenza sessuale nei confronti della ragazza, coetanea del minorenne. Altri due minorenni sono indagati. Secondo la Procura, anche loro avrebbero avuto rapporti sessuali con la ragazza. La stampa locale ha riportato la notizia. Il tribunale dei minori di Bologna, nel momento in cui ha confermato il fermo dell’incensurato, ha accolto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dall’avvocato difensore del minorenne.

Carabinieri © Getty Images
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Nel dettaglio, la festa è nata a seguito di uno sciopero in una scuola di Reggio Emilia. Tre ragazzi e due ragazze, compagni di classe dell’istituto, hanno dunque deciso di andare a casa di uno dei ragazzi (lo stesso che poi è stato arrestato) per fare un festino alcolico. Una delle ragazze, che sarà interrogata nelle prossime ore, è tornata a casa nel primo pomeriggio. L’altra ragazza è rimasta da sola coi tre minorenni, che l’avrebbero violentata approfittando del suo stato di ubriachezza. Intorno alle 15, la ragazza in stato di choc ha chiamato la sorella per denunciare ai carabinieri il fatto avvenuto.

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Uno dei tre ragazzi che hanno partecipato al festino deve ancora essere identificato nonché ascoltato dalle autorità. Un altro ragazzo indagato ha invece offerto spontaneamente dichiarazioni sull’accaduto in caserma. Il ragazzo ha detto di aver consumato un rapporto sessuale con la ragazza, che però a sua detta era consenziente.

Per il pubblico ministero Alessandra Serra, la violenza sessuale avvenuta è aggravata “dalle condizioni di inferiorità fisica e psichica, avendo la ragazza abusato pesantemente di alcolici come vino e vodka, in quantità tali da compromettere la capacità di esprimere un consenso valido”. Questo è quanto si legge nella richiesta di misura cautelare. Gli esami tossicologici della ragazza hanno confermato “un considerevole stato di ebbrezza alcolica“. Da ciò, il provvedimento di misura cautelare è scattato in quanto il giudice ha riscontrato il pericolo di fuga.

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