Lo scatto con i simboli della marijuana postato sul proprio profilo Instagram insieme alla figlia Naike è diventato uno degli argomenti più discussi nel Paese. Dure critiche ma anche messaggi di solidarietà
A poche ore dall’inizio di Sanremo, è la foto postata su Instagram da Ornella Muti a tenere banco. Quell’immagine, in compagnia della figlia Naike, con i simboli della marijuana ben in vista, ha aperto un dibattito acceso tra coloro che stanno criticando apertamente la scelta della co-conduttrice (insieme ad Amadeus) della prima serata del Festival e chi invece la sta sostenendo. Nel primo gruppo c’è di sicuro Matteo Salvini, che è entrato nell’argomento con un post su Facebook: “La droga è morte, e sempre e comunque la combatterò. Onore ai ragazzi e alle ragazze che, a San Patrignano e in tutta Italia, lottano per la vita e per la libertà dalle dipendenze“.
Anche Roberto Gatto, cioè il responsabile Area Dipendenze Comunità ‘Progetto Sud’ di Lamezia Terme (in provincia di Cosenza), si è schierato nel fronte di coloro che condannano la scelta di Ornella Muti: “In quanto personaggio pubblico – ha detto ad AdnKronos – dovrebbe porsi altre domande, senza alimentare inutili polemiche. Anche perché ormai in comunità il problema della cannabis non è più argomento di discussione, nemmeno quella ad uso terapeutico, che una legge dello stato già regolarizza. Il tema delle dipendenze è un troppo serio per affrontarlo con le polemiche“.
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Più dura la posizione di Gasparri, che ha chiesto direttamente l’allontanamento dell’attrice dal palco dell’Ariston. Al senatore hanno risposto i Radicali attraverso le voci del segretario Massimiliano Iervolino, della tesoriera Giulia Crivellini e del presidente Igor Boni: “Sai che scandalo! Ornella Muti che mostra un ciondolo con le foglie di canapa e parla di Cannabis terapeutica“. Poi, dopo aver dichiarato inqualificabile la richiesta di Gasparri, spiegano: “Lui vuole parlare alla pancia dell’elettorato, mentre a noi interessa governare il fenomeno. Perché legalizzare significa controllare e togliere alla criminalità miliardi di profitti, separando il mercato della Cannabis da quello delle droghe pesanti e creando migliaia di posti di lavoro, con conseguenti introiti miliardari per lo Stato. Ma di tutto questo a Gasparri non importa…“. Nello schieramento a favore di Ornella Muti, ovviamente, anche il deputato Riccardo Magi, tra i principali promotori del referendum pro-liberalizzazione della Cannabis: “Va ringraziata per aver portato a Sanremo con stile e garbo il suo impegno civile. Bisogna invece rispondere a chi usa toni inquisitori che evocano censure a del buon costume degli italiani“.