Bonus di 500 euro a chi fa la terza dose? La verità

In un momento in cui il Governo italiano si appresta a ridimensionare le misure restrittive legate all’emergenza Coronavirus la diffusione di notizie fake non manca. A conquistare il primato tra le bufale legate alla campagna di vaccinazione, che in Italia può essere considerata un successo, è la notizia che prevede un bonus si 500 euro a chi riceve o ha ricevuto il vaccino. Una notizia, ovviamente infondata, che sta girando sui social ma soprattutto sulle chat private e che è diventata virale in poche ore.

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Bonus di 500 euro dopo il booster? I dettagli della fake news

Più che una fake news la notizia sembra essere essere un tentativo di phishing in quanto invita a cliccare su un link che riporta ad un sito che non ha niente a che fare con il Ministero della salute. Una fake decisamente ben articolata a cui in molti hanno creduto e che sta avendo conseguenze rilevanti. Ovviamente l‘invito è di non cliccare su nessun link e di non credere a certe notizie a meno che non sia diffuse da fonti ufficiali e accreditate.

Bufale. net ha spiegato chiaramente il raggiro ponendo l’attenzione su una pratica che è molto frequente ma che riesce sempre. Il destinatario del messaggio riceve il link, che come da copione deve suscitare un certo interesse, condivide i suoi dati personali e gli hater una volta in possesso di informazioni importanti le manipolano a loro piacimento, creando in alcune circostanze danni decisamente rilevanti. “Ciao, ho appena saputo che il Governo ha approvato un BONUS DI 500€ per chi riceve una dose di vaccino anti covid, al fine di aumentare il tasso di vaccinazione. Se ti sei già vaccinato richiedi qui il tuo BONUS DI 500€.” Questo il prototipo del messaggio.

Green pass scaduto? La fake news è virale

Un’altra fake news mirata a realizzare una vera e propria campagna phishing che sta spopolando in queste ore riguarda il Green Pass scaduto. L’utente viene invitato a cliccare su in link dopo essere avvertito della non validità del suo Green Pass.

Convinto della notizia il soggetto viene rinviato su un sito malevole dove sarà convito a condividere i propri dati. Anche in questo caso i cybercriminali entrano in possesso di informazioni private che potranno utilizzare e raggirare a loro piacimento.

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