Cosenza, liceo occupato: la durissima accusa degli studenti

Cosenza, il liceo “Valentini-Majorana” è stato occupato dagli studenti in segno di protesta dopo gli ultimi avvenimenti che sono accaduti proprio all’interno dell’istituto. Negli ultimi minuti sono dovute intervenire anche le forze dell’ordine

Cosenza, liceo occupato
Liceo occupato a Cosenza (Getty Images)

Il liceo “Valentini-Majorana” di Castrolibero, in provincia di Cosenza, è stato occupato dagli studenti. Non solo: hanno lanciato anche una petizione su “Change.org” dove sono state raccolte già 800 firme. Il messaggio è molto chiaro: “Fuori i pedofili dal Valentini“. Cosa è successo? Stanno facendo emergere, con delle testimonianze scritte e che sono state postate su una pagina Instagram che è stata chiamata “call.out.valentini.majorana” dove sono state raccolte tantissime testimonianze.

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Alcuni professori dell’istituto sono stati accusati per motivi molto gravi: come molestie e per aver importunato sia ragazzi che ragazze. Ovviamente gli studenti non si sono voluti fermare qui e, in cerca di aiuto, ne hanno parlato anche con altri docenti e con la stessa preside. Il risultato, però, non era quello che si aspettavano visto che la loro richiesta non è stata accolta.

Cosenza, liceo “Valentini-Majorana” occupato

Cosenza, liceo Majorana occupato
Banchi scuola (screenshot video YouTube)

Ed è per questo motivo che oggi, giovedì 3 febbraio, i ragazzi hanno deciso di occupare la scuola in segno di protesta. Tanto è vero che sono dovuti intervenire i carabinieri per cercare di capire cosa stesse accadendo all’interno dell’istituto. Tornando alle accuse, ripetiamo, sono molto gravi. Si parla di foto “particolari” per ottenere la sufficienza in una materia. Non solo: anche violenze verbali sono state effettuate nei confronti degli studenti che, ad un certo punto, hanno voluto dire “basta” a questa situazione.

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Tra le testimonianze figura anche quella di un professore che ha cercato di toccare il seno ad una ragazza, con la scusa di correggerle un compito. Non è finita qui visto che anche nel periodo della Dad un professore, dopo le ore di lezione, ha cercato di contattare su whatsapp con videochiamate e messaggi una sua alunna, senza ottenere alcun tipo di risposta.

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