Maurizio Costanzo la triste confessione “sono malato di….”

Il conduttore ha affermato di essere schiavo di quella che è diventata una vera e propria ossessione. Ecco qual è 

Ha realizzato più di 45mila interviste. Ha trascorso una vita intera davanti al piccolo schermo, sempre inquadrato da una telecamera e sempre pronto a reggerne il confronto. Ha fatto della parola e dell’interlocuzione il suo pane quotidiano e ha messo tutto questo in scena ne “L’intervista”. Il programma, in cui il conduttore intervista personaggi famosi, è ispirato ad un format spagnolo.

In ogni puntata, un ospite si trova al centro di uno studio a forma di cubo sulle cui pareti scorrono filmati, immagini e parole riguardanti la sua vita professionale e privata che, premendo un pulsante, ha la possibilità di interrompere. Dai filmati e dalle reazioni dell’intervistato, il conduttore trae spunti per intervistare l’ospite. Nelle edizioni già andate in onda, Maurizio Costanzo ha incontrato i personaggi più importanti della televisione, della musica, della politica, dello sport e della cultura.

Domande semplici e dirette, sempre legate alla risposta che dà l’intervistato sono state la chiave del successo per Maurizio Costanzo, giornalista di fama internazionale, che ha rappresentato, con il Maurizio Costanzo Show, un punto fondamentale nella televisione italiana. 40 sono le edizioni della trasmissione che da anni resta al suo posto nel palinsesto mediaset. Ma per Costanzo la televisione non è solo un lavoro. A Tv sorrisi e canzoni, il conduttore ha affermato di essere schiavo di quella che è diventata una vera e propria ossessione. “Nel mio studio ci sono dodici schermi sintonizzati su dodici canali. Riconosco che è una forma di malattia mentale”, ha detto.

Un’ossessione che, se da un lato gli ha condizionato tutta la vita, dall’altro è riuscito a fargli scoprire talenti e a condurre magistralmente i suoi programmi, sempre seguendo la sua dedizione alla professione. Anche se oggi è più difficile a causa dell’età e dell’avanzare degli anni, Costanzo si dedica ancora al suo lavoro con la passione di sempre. Non è un caso che il Maurizio Costanzo Show sia il talk show più longevo della televisione italiana, collezionando 4465 puntate dal 1982 al 2009 e dal 2015. Ideato e condotto da Maurizio Costanzo, dopo esser partito in prima serata su Rete 4 è quasi sempre andato in seconda serata su Canale 5, tranne in puntate speciali. Si tratta di un talk show in cui vari ospiti discutono del tema della puntata. Grazie al programma, hanno trovato celebrità tantissimi personaggi, come Enrico Brignano, Enzo Iacchetti, Claudio Bisio, Daniele Luttazzi, Platinette, Giampiero Mughini, Vittorio Sgarbi, Joe Schittino, Willy Pasini, Afef Jnifen e molti altri.

L’addio a Monica Vitti

Nel 1995, ospite del salotto di Maurizio Costanzo Show, c’era l’attrice Monica Vitti, scomparsa ieri all’età di 90 anni. All’epoca, la Vitti presentava il suo libro ospite da Costanzo, lasciandosi andare a qualche commento riguardo il suo rapporto con le telecamere. “Stare davanti alle telecamere è imbarazzante. Quando sul set dicevano stop io ero contenta, ero molto a mio agio e mi divertivo, però questo occhio così è imbarazzante”, spiegava l’attrice. Ospite di Canale 5, l’attrice presentava il suo libro che affrontava alcuni aspetti molto intimi e delicati della sua vita, tra cui un periodo fortissimo di depressione. “Penso che a tutti voi sia successo non di pensare di farla finita, ma un momento di depressione. Capita quando ti fermi, sei alla scrivania o affacciata al terrazzo e a un certo punto ti viene la paura di non farcela: può accadere, ma non riuscirei mai a uccidermi”, rivelava la Vitti.

L’attrice, musa di Michelangelo Antonioni, è stata ricordata in queste ore proprio dal conduttore, che si è lasciato andare ad un commosso ricordo: “Mi dispiace molto della morte di Monica Vitti anche perché era una mia compagna di strada …diciamo abitavamo molto vicini quando eravamo giovani … poi ci siamo sempre frequentati fin quando si è ammalata. Mi manca già molto come peraltro mi manca Sordi come mi manca Antonioni”, commenta Maurizio Costanzo

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