‘Ndrangheta, maxi sequestro fra Perugia e Crotone: cifra record

‘Ndrangheta, la Polizia ha portato a termine l’operazione e un maxi sequestro di beni riconducibili ad alcuni esponenti di cosche fra Crotone e Perugia.

Ancora un blitz contro la ‘Ndrangheta, questa volta nelle province di Crotone e Perugia. La Polizia di Stato sta eseguendo due provvedimenti di sequestro, ai sensi della normativa antimafia, emessi su proposte del procuratore della Repubblica di Catanzaro insieme ai questori delle due provincie interessate.

Ndrangheta maxi sequestro
‘Ndrangheta, maxi sequestro fra Crotone e Perugia (screenshot video YouTube)

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Scattato quindi un maxi sequestro di beni nell’operazione di contrasto all’accumulazione di beni illeciti da parte di alcune famiglie note alle forze dell’ordine. I poliziotti del Servizio Centrale Anticrimine e delle Divisioni Anticrimine stanno sequestrando beni, assetti societari e rapporti finanziari. La cifra complessiva è stimata in circa 8 milioni di euro, riconducibili agli eredi di un esponente di vertice della cosca Trapasso di San Leonardo di Cutro, in provincia di Crotone e a un imprenditore calabrese. Sarebbero ritenuti elementi di riferimento in territorio umbro per gli affiliati alla consorteria mafiosa e a diverse altre famiglie di ‘ndrangheta dell’area ionico-catanzarese.

‘Ndrangheta, maxi sequestro tra Crotone e Perugia: “Aggredita l’ala militare della cosca”

Polizia
Agenti di Polizia

Il prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine ha ribadito che la nuova sfida della Polizia di Stato è tutta nel colpire e impoverire i patrimoni accumulati dalle organizzazioni criminali.

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“Il sequestro degli ingenti patrimoni illecitamente guadagnati completa il lavoro svolto dalla Polizia di Stato contro la componente militare di queste organizzazioni criminali”. Sono queste le parole del prefetto Messina che prosegue. “L’eccellente risultato conseguito sull’asse Perugia Crotone con la Procura della Repubblica di Catanzaro testimonia la strategia adottata negli ultimi tre anni dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato grazie al Servizio Centrale Anticrimine e alle Divisioni Anticrimine delle Questure”.

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