In concomitanza con la 72esima edizione del Festival della canzone italiana in molti hanno deciso di “schierare” il proprio team composto da 5 cantanti (con un capitano): tutto quello che c’è da sapere sulla moda del momento
C’era da aspettarselo. In un Paese come l’Italia che conta almeno 6 milioni di “fantallenatori” (numero arrotondato e stimato per difetto risalente a qualche anno fa, ma realisticamente oggi potrebbe essere cresciuto 8 volte tanto), la nascita di un fenomeno parallelo nel corso del Festival di Sanremo era un qualcosa da mettere in preventivo.
Un’evoluzione naturale e fisiologica delle cose, o meglio una ramificazione di un fenomeno globale che ormai da anni fa parte della vita di gran parte degli abitanti dello Stivale. Chiaramente ci sono delle nette differenze, non bisogna mica sperare che Irama segni su calcio di rigore, che Emma serva un assist vincente o che Elisa mantenga la porta inviolata. No, il “FantaSanremo”, nato ufficialmente due anni fa, è diverso e punta come ovvio che sia sui risultati conseguiti dai cantanti nel corso delle esibizioni all’Ariston.
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Il “fanta selezionatore” non ha a disposizione i “fanta milioni”, ma un’altra speciale valuta, i “baudi“. Con 100 di questi va allestito il proprio team, composto da 5 artisti in gara al Festival di Sanremo (scegliendo tra essi un capitano). Poi, esibizione dopo esibizione, saranno conteggiati così come nel fantacalcio dei bonus e dei malus, che porteranno a una classifica finale in cui vincerà l’utente ad aver ottenuto più punti.
Quelli principali riguardano il posizionamento in graduatoria dei concorrenti al termine di ciascuna serata all’Ariston, ma complessivamente ce ne sono di ogni tipo: si possono ad esempio ottenere punti in base all’outfit del/della cantante, alla possibilità della fuoriuscita di un capezzolo dal vestito, alla visibilità o meno di un tatuaggio in zona pubica, all’accompagnamento all’orchestra da parte del maestro Beppe Vessicchio e così via, con un’innumerevole serie di opzioni a disposizione. Insomma, un motivo in più per restare incollati ancora di più alla televisione seguendo il Festival. A proposito, per chi non avesse fatto in tempo a iscriversi a questa edizione, non c’è bisogno di aspettare fino al prossimo anno. Lo stesso gioco, infatti, sarà organizzato pure per l’Eurovision…