Dramma di Stefano Tacconi: “Non so quanto mi resta da vivere”

Portiere della Juventus e poi della Nazionale Italiana, Stefano Tacconi vanta una carriera da primato. Ma la sua salute è a rischio

Il nome di Stefano Tacconi, classe 1957, è ritornato in questi giorni sulle pagine di cronaca per via di alcune dichiarazioni della moglie. Stefano Tacconi, portiere della Juventus e poi della Nazionale Italiana, alla fine della sua carriera, conduce una vita lontana dai riflettori accanto alla sua compagna e moglie Laura Speranza.

La moglie dell’ex portiere della Juve ha pubblicato, sul settimanale Di Più, una lettera per mettere in guardia il marito, richiesto a gran voce da un club cinese che lo vorrebbe come allenatore. “Quest’anno ti ho visto versare lacrime per notti intere perché sono venuti a mancare, uno dopo l’altro, due dei tuoi più cari amici: Diego Armando Maradona e Paolo Rossi. Scomparse che ti hanno cambiato. Ho la sensazione che ti abbiano sconvolto non solo l’anima ma anche la mente. Ti vedo diverso”, scrive Laura.

Poi, in riferimento alle richieste avanzate dal club cinese, confessa di non voler ostacolare le passioni del marito, ma di aver paura di una separazione. “Non ti allontanare da me, dai nostri figli, perché il nostro matrimonio potrebbe risentirne. Se dovessi decidere di partire, io ti lascerò andare. Ma per sempre. Torna, dimostra come sa allenare l’uomo che è stato uno dei portieri più forti del mondo. Ma in Italia. Non te ne andare, non accettare offerte dall’estero che potrebbero mandare all’aria il nostro matrimonio”.

I dolori per le perdite sembrano in effetti averlo segnato non poco, accanto a diversi problemi di salute avuti negli ultimi anni. Qualche tempo fa, ospite a Pomeriggio 5, Stefano ha raccontato i periodi difficili vissuti: “Un anno e mezzo fa, mi sono operato alla schiena, con due vertebre fratturate. Ho rischiato di rimanere sulla sedia a rotelle. Non so quanto mi resta da vivere, l’età avanza. Quest’anno ho perso tanti amici, come Paolo Rossi e Diego Armando Maradona. Ho quattro figli e ho sempre pensato alla mia famiglia, adesso voglio riprendermi un po’ di vita e andare ad allenare un anno in Cina. Mia moglie ha minacciato di divorziare se parto. Io, però, ho deciso”, ha aggiunto Stefano tra le lacrime. Una sofferenza visibile e palpabile che, sicuramente, è segno di dolore e solitudine.

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Difensore della Juventus per quasi un decennio, dal 1983 al 1992, è l’unico portiere a essersi aggiudicato tutte le cinque competizioni UEFA per club all’epoca vigenti, vinte con la formazione bianconera a cavallo degli anni 1980 e 1990. Inoltre, con il club torinese ha messo in bacheca anche due scudetti e una Coppa Italia. Tra il 1987 e il 1991 ha fatto parte della nazionale italiana, ottenendo 7 presenze e partecipando come secondo portiere al campionato d’Europa 1988 e al campionato del mondo 1990. Ha inoltre disputato da titolare i Giochi olimpici di Seul 1988. È stato inserito dall’IFFHS al 140º posto nella classifica dei migliori portieri del mondo nel quarto di secolo 1987-2011. Proprio da Laura ha avuto quattro figli e con lei, la donna della sua vita, sta trascorrendo gli ultimi anni. Stefano resta comunque un punto di riferimento fortissimo per i tifosi e gli amanti dello sport, nonostante la sua forza sia venuta meno.

Era stato proprio l’ex bianconero a postare un suo scatto sul letto d’ospedale con il pollice all’insù dopo l’operazione. “Poi torno a giocare”, il commento alla foto pubblicata sui social network. Anche il figlio di Stefano Tacconi, Andrea, ha commentato: “E anche questa partita è stata vinta”.

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