Quando erano entrambi alla Lazio si confidavano consigli e segreti. Ora si sfidano, in un derby dal sapore di scudetto
L’Inter per cercare la fuga, il Milan per provare a tenere in vita il sogno scudetto. Il derby di Milano nasconde incroci, sfide e significati che vanno ben oltre il semplice duello cittadino. E’ la gara tra chi sogna di tornare grande e chi vuole confermare lo scudetto dello scorso anno. Tra chi ha chiuso il mercato con gli arrivi di Gosens e Caicedo e chi ha puntato su un giovane per il futuro.
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Inter-Milan è anche E’ la sfida tra Inzaghi e Pioli, da sempre amici/nemici. Quando erano alla Lazio (l’attuale tecnico rossonero in prima squadra e l’interista in Primavera) si confidavano consigli e segreti. Poi ad un certo punto Inzaghi lo sostituì in panchina ed iniziò il suo percorso. Pioli si è consolato prima con la panchina nerazzurra, poi con la Fiorentina, prima di sostituire Giampaolo al Milan e iniziare un percorso che lo ha portato a lottare per la vetta della classifica.
Inzaghi e Pioli aspettano con ansia il calcio d’inizio della stracittadina. Per l’allenatore dell’Inter, “non esistono favoriti. Ho giocato tanti derby, di favoriti non ce ne sono mai, addirittura in questo con due squadre forti e organizzate gli episodi faranno la differenza, dobbiamo essere bravi ad indirizzarli nel verso giusto. Le motivazioni fanno la differenza. Nella gara di andata il Milan era in un ottimo momento, poi hanno avuto qualche problema a livello di infortuni. Ho visto le ultime gare, hanno avuto difficoltà anche loro sul terreno del Meazza che era diventato problematico, ora dicono che è rifatto e sarà bellissimo giocare questo derby”. Inzaghi avrebbe voluto giocare la stracittadina in uno scenario diverso. “San Siro al 50? Ci atteniamo alle regole che ci dicono di seguire, ma certo mi sarebbe piaciuto vedere un Derby con 70mla perchè sarebbe giusto per i tifosi e perchè le due squadre se lo sarebbero meritato”
Pioli è carico e lancia la sfida. “Se Pioli è ‘on fire’? Nel derby si deve. E’ una partita che merita un fioretto, potrei avere qualcosa in mente ma lo dico solo dopo la partita. L’Inter sta facendo un percorso importantissimo e che noi abbiamo avuto un calo è altrettanto vero, ma so che ho a disposizione una squadra forte, dei ragazzi uniti e compatti e so che possiamo fare ancora molto bene”, assicura Pioli, che non avrà Ibrahimovic. “Dispiace per Ibra. Siamo cresciuti tanto con Zlatan ma ora dobbiamo dimostrare, come abbiamo anche già fatto, che siamo forti anche senza di lui. Soprattutto nei momenti delicati della stagione dobbiamo far vedere lo spirito che ci ha contraddistinto”.