Toti e Renzi dialogano e spunta un retroscena che cambia le carte in tavola: c’è l’intesa, ora i prossimi passi.
Il Mattarella bis come punto si svolta. Il caos nel centrodestra come conferma che qualcosa si muove sottobanco. Forse neanche troppo. I dialoghi fra Toti e Renzi riprendono con forza, e i motivi sono emersi durante la rielezione del presidente della Repubblica.
Il governatore della Liguria in Transatlantico ha deciso di dare la prima spallata, forte e dalla quale non si torna probabilmente indietro. Prima lo scontro con La Russa, poi le parole forti: “Il centrodestra va ripensato. Eleggere un nostro presidente della Repubblica? Era impossibile perseguire quell’obiettivo”. La domanda che in molti si sono posti è una sola.
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Toti è ancora nel centrodestra? Salvini ha chiarito che non allontanerà nessuno e che solo il governatore può rispondere, ma gli attacchi non mancano, anche da Fratelli d’Italia, e quella indicazione sulle prossime mosse di Toti potrebbe essere già arrivata. Secondo AdnKronos sarebbero infatti ripresi i dialoghi con Renzi, e ci sarebbe un punto d’incontro chiaro per convergere e dar vita ad una federazione per unire le forze in Parlamento.
AdnKronos parla di fonti autorevoli che confermano l’apertura di un tavolo con una virata che potrebbe essere chiara e rapidissima. Ci sarebbe un progetto comune che unisce Italia Viva, Cambiamo e altre realtà di centro. Sarebbero pronte ad unirsi per creare un gruppo in parlamento, e le parti potrebbero chiudere in fretta.
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L’autorevole agenzia di stampa riferisce di incontri imminenti, addirittura di un passaggio sul nome da scegliere, che confermerebbe di fatto la stretta di mano. Si prova a dar vita ad un gruppo politico di stampo moderato che conterebbe su una ottantina fra deputati e senatori decisi probabilmente ad affrontare le prossime elezioni congiuntamente.
Un terzo polo, destinato a raccogliere esponenti politici usciti scottati dalle recenti elezioni al Quirinale. Il quadro politico è quindi in movimento, ma la virata potrebbe essere immediata e andrebbe ad alimentare le spaccature già tangibili all’interno di molti partiti.