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Politica

Toti e Renzi, prove tecniche di federazione: arriva la svolta?

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Francesco P

Toti e Renzi dialogano e spunta un retroscena che cambia le carte in tavola: c’è l’intesa, ora i prossimi passi.

Il Mattarella bis come punto si svolta. Il caos nel centrodestra come conferma che qualcosa si muove sottobanco. Forse neanche troppo. I dialoghi fra Toti e Renzi riprendono con forza, e i motivi sono emersi durante la rielezione del presidente della Repubblica.

Il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti (Getty Images)

Il governatore della Liguria in Transatlantico ha deciso di dare la prima spallata, forte e dalla quale non si torna probabilmente indietro. Prima lo scontro con La Russa, poi le parole forti: “Il centrodestra va ripensato. Eleggere un nostro presidente della Repubblica? Era impossibile perseguire quell’obiettivo”. La domanda che in molti si sono posti è una sola.

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Toti è ancora nel centrodestra? Salvini ha chiarito che non allontanerà nessuno e che solo il governatore può rispondere, ma gli attacchi non mancano, anche da Fratelli d’Italia, e quella indicazione sulle prossime mosse di Toti potrebbe essere già arrivata. Secondo AdnKronos sarebbero infatti ripresi i dialoghi con Renzi, e ci sarebbe un punto d’incontro chiaro per convergere e dar vita ad una federazione per unire le forze in Parlamento.

Renzi e Toti: dialogo aperto con una novità

Il leader di Italia Viva ed ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi (foto Ansa)

AdnKronos parla di fonti autorevoli che confermano l’apertura di un tavolo con una virata che potrebbe essere chiara e rapidissima. Ci sarebbe un progetto comune che unisce Italia Viva, Cambiamo e altre realtà di centro. Sarebbero pronte ad unirsi per creare un gruppo in parlamento, e le parti potrebbero chiudere in fretta.

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L’autorevole agenzia di stampa riferisce di incontri imminenti, addirittura di un passaggio sul nome da scegliere, che confermerebbe di fatto la stretta di mano. Si prova a dar vita ad un gruppo politico di stampo moderato che conterebbe su una ottantina fra deputati e senatori decisi probabilmente ad affrontare le prossime elezioni congiuntamente.

Un terzo polo, destinato a raccogliere esponenti politici usciti scottati dalle recenti elezioni al Quirinale. Il quadro politico è quindi in movimento, ma la virata potrebbe essere immediata e andrebbe ad alimentare le spaccature già tangibili all’interno di molti partiti.

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