Batosta per Figliuolo, le mascherine FFP2 non vanno: Le scuole insorgono

Due centimetro sotto lo standard, i lacci non si infilano e graffiano il viso. I presidi protestano e parlano di un danno da 26 milioni di euro

Una botta di quelle che possono costare caro. E creare polemiche e malcontenti a livelli imbarazzanti, anche perché di mezzo ci sono i ragazzi delle scuole in prima battuta, ma in seconda dei soldi che potrebbero essere stati bruciati in un istante. Cosa è successo? Le mascherine Ffp2 che il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha inviato nelle scuole sono inutilizzabili. Si, avete capito bene: non si possono usare e cosa peggiore fanno male. E questo, racconta il quotidiano “Il Mattino“, perché sono troppo piccole (di almeno due centimetri rispetto allo standard), i lacci non si infilano dietro le orecchie, sono fissati attraverso un punto di spillatrice.

Il danno
Sono le mascherine FFP2 date in dotazione a tutti gli istituti scolastici dal Governo e non vanno bene (Foto Facebook-Masillo)

Si tratta dei dispositivi di protezione individuale promessi a fine dicembre dal commissario straordinario del Governo. E la prima tranche ha scatenato le reazioni dei dirigenti scolastici perché, a loro dire, la circonferenza delle mascherine non è adatta a una persona adulta e se si prova a indossarle oltre allo schiacciamento della coppetta si ha la tensione del filo che si spezza e graffia il viso. Un danno di non poco conto.

I Presidi: “Soluzione di facciata inaccettabile, soldi dello Stato sprecati”

Il Commissario
I Generale Figliuolo visita il contingente italiano (Foto Ansa)

Una protesta silenziosa, per ora, ma col passare dei giorni potrebbe aumentare a dismisura e creare più di qualche polemica. Attilio Fratta, presidente nazionale dell’Associazione Dirigenti Scuola, parla di un danno erariale gigantesco: “Un lotto da seimila mascherine è il minimo per una scuola di media grandezza. Queste costano 0,75 centesimi mentre sulla piattaforma Mepa della Pubblica Amministrazione sono vendute a 0,20. Considerata la differenza di 0,55 euro, ovvero 3.300 per lotto moltiplicato per 8 mila istituti scolastici si arriva a 26 milioni di euro“. Anche il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli è d’accordo: “Spero che il fondo da 45 milioni sia liberato dai vincoli di destinazione“.

A protestare nei giorni scorsi, e a diffondere le foto delle mascherine difettose, anche Mira Masillo, dirigente scolastica all’Istituto Casanova di via San Sebastiano a Napoli. La preside ha parlato su Facebook: “La scuola non è una risulta. Mascherine ministeriali inutilizzabili e rappresentano un ‘ operazione di facciata inaccettabile. Soldi dello Stato sprecati. Le provino i ministri. 1- elastico non passa per la testa e l’altro preme troppo sulla nuca; 2 elastici fermati con graffette invece che con cuciture medicali; 3-il ferma mascherina sul naso posizionato in modo irregolare tanto da piegare la mascherina e premere sul naso rendendola insopportabile“. La Masillo è famosa, anche perché stata premiata come alfiere della Repubblica considerato che ha portato per prima nel suo istituto i banchi a rotelle durante la pandemia.

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