Milano, aggrediti e rapinati durante festa al liceo: svolta nelle indagini

Milano, si erano introdotti in una festa con l’intento di rovinarla. In che modo? Aggredendo gli invitati rapinandoli e aggredendoli fisicamente. A distanza di mesi c’è stata la svolta nelle indagini

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Polizia (screenshot video YouTube)

Il 2 ottobre del 2021, nel liceo milanese ‘Vittorio Veneto‘, si era verificata una festa tra gli studenti proprio di quell’istituto. Fino a quel momento tutto normale, se non fosse stato per il fatto che in questo party si sono introdotti tre persone che non avevano a che fare nulla con la festa. Anzi, il loro intendo era decisamente un altro e poco consono al tema: l’obiettivo era quello di rapinare i partecipanti prendendo loro soldi, cellulari ed altri oggetti di valore.

Dalle telecamere di videosorveglianza la polizia è riuscita ad individuare i tre soggetti che sono stati arrestati a distanza di pochi mesi dall’episodio. Le accuse nei loro confronti sono molto gravi perché non si sono fermati solamente a rapinare le persone presenti: uno di loro è stato sfregiato al volto con una bottiglia di vetro che era stata lanciata.

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Due di loro, in questo momento, si trovano nel carcere minorile mentre l’altro in una comunità. Proprio quella sera sia alcuni ragazzi che i residenti della zona avevano notato che qualcosa non stesse andando per il verso giusto ed hanno subito chiamato la polizia. Un gruppo ha cercato di provocarne un altro fino a quando non si è arrivati sia alla rissa che alla rapina.

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Polizia (screenshot video YouTube)

Alcuni dei ragazzi hanno tentato di scappare raggiungendo la Metropolitana, ma i malviventi sono riusciti a beccarli rubando loro oggetti preziosi ed anche aggredendoli fisicamente. Uno di questi è dovuto correre immediatamente in ospedale per le gravi ferite che aveva riportato.

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Durante il momento in cui le forze dell’ordine hanno arrestato i delinquenti, sono state perquisite anche le loro abitazioni: sono stati ritrovati orologi, collanine ed altri oggetti che non appartenevano a loro. Non sono stati nemmeno così furbi visto che, contenti della loro “opera”, hanno ripreso le immagini delle povere vittime e le hanno postate sui social. Un modo più semplice per riuscire a rintracciarli.

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