La numero uno dell’Assemblea Capitolina si scaglia contro il circolo romano e chiede che il presidente del Coni faccia qualcosa
La situazione del Circolo Canottieri Aniene e il suo statuto che vieta alle donne di diventare socie effettive sta facendo molto rumore. In tanti dicono la loro, ma sempre in tanti ignorano, volutamente o perché non lo sanno, che è una vecchia abitudine che non c’è solo all’Aniene, ma in quasi tutti i vecchi circoli della capitale, e non solo. Ma il fuoco incrociato è sull’Aniene, e probabilmente perché, questo nessuno lo dice, ma appare essere altrettanto chiaro, che l’obiettivo principale è Giovanni Malagò e parlare dell’Aniene è come poter colpire e tentare di affondare il numero uno del Coni, in questo momento isolato a Pechino perché positivo. Ed è proprio la presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli a richiamare “un intervento” del presidente del Coni perché, secondo lei, “siamo nel 2022 e sono convinta che le tradizioni si possano e si debbano trasformare ed evolversi, altrimenti sono solo ideologie, una brutta malattia della società“.
La battaglia è di principio, e giusta anche, essendo nel 2022 ed essendo lo statuto risalente alla fine del 1800, nonché sia stato modificato il 4 gennaio del 2019 , ma la concentrazione sul principio da un punto di vista generale sembra essere più politico e personale che sulla battaglia vera e propria.
“Lo sport è libertà e uguaglianza, sono certa che Malagò farà un salto in avanti”
“Nel momento in cui si riempiono pagine di giornali perché tutti, a parole, avrebbero voluto un Presidente della Repubblica donna – aggiunge nella sua nota la Celli -, non può essere sottaciuto il caso del Circolo Canottieri Aniene con l’esclusione statutaria di avere donne come soci effettivi. Sono sicura che il presidente del Coni, nonché presidente onorario del Circolo Aniene, Giovanni Malagò, dichiaratosi da sempre sensibile a lotte di libertà ed uguaglianza nello sport, si adopererà per far fare un opportuno ‘salto in alto’, nella realtà della storia, anche ad organismi che si dicono legati ad una tradizione che definire ‘solo’ anacronistica è per semplice educazione“.
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“Il Circolo Aniene – riprende il Presidente dell’Assemblea Capitolina -, su terreno demaniale, e l’Aquaniene, impianto sportivo comunale, sono impianti dove si insegna lo sport, il cui valore culturale si appoggia essenzialmente sui valori di democrazia e pari opportunità. Noi, da sempre, abbiamo vigilato affinché i nostri partner concessionari seguissero tali valori, oggigiorno finalmente obbligatori”. Così conclude la sua nota la presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli sul caso del Circolo Canottieri Aniene“.