Sanremo 2022, tornano a parlare i Jalisse dopo che la loro canzone è stata scartata dal direttore artistico e conduttore del programma Amadeus. La coppia ha rilasciato una intervista ai microfoni del programma ‘Verissimo’
Tornano a parlare i Jalisse e questa volta lo fanno in un’altra rete diversa da quella della Rai dove avrebbero tanto voluto esibirsi in questa settimana. Già perché la loro canzone, che hanno presentato per la settantaduesima edizione del Festival della musica italiana, è stata prontamente scartata e messa da parte dal direttore artistico e conduttore di casa Amadeus che ha virato su altre scelte.
Tanto è vero che la coppia ci ha tenuto a precisare e dire la sua in questa vicenda a Mediaset, precisamente nel programma “Verissimo” condotto da Silvia Toffanin che li ha invitati nel sto studio ed ha permesso loro di raccontare, per filo e per segno, quello che è accaduto realmente.
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Non si tratta del loro primo rifiuto all’Ariston. Tantissime volte si sono chiesti il perché dei continui “no” che hanno ricevuto negli ultimi anni. Tanto è vero che la loro ultima esibizione su quel palco risale a ben 25 anni fa. Nel 1997 trionfarono con la loro “Fiumi di parole“. Da quell’anno in poi, però, le cose per loro cambiarono completamente.
Né una chiamata, né un invito: nulla di tutto questo. Come riportato in precedenza il duo continua a chiedersi il perché di tutti questi rifiuti quando propongono un nuovo testo che, a quanto pare, non viene apprezzato.
Queste sono alcune delle loro parole durante l’intervista integrale che andrà in onda questo pomeriggio su Canale 5: “Possiamo capire, in parte, che quella vittoria non è stata digerita da alcuni di loro. Non vogliamo prendere il posto di nessuno, saremmo stati disposti anche ad arrivare ultimi. Non importa“. Quello che chiedono, infatti, è la partecipazione al programma.
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“Non ci scartate per un pregiudizio, ascoltateci!“. Tanto è vero che nella prima puntata della kermesse furono citati da Rosario Fiorello durante uno dei suoi sketch. Sono stati associati a persone che fanno riti “voodoo”. Anche in questa occasione hanno voluto dire la loro: “Non facciamo quel tipo di cose. Siamo persone buone ed artigiani che vivono per la musica”.