Giuliano Amato in un’intervista a ‘La Stampa’ ha ricordato come l’Italia ha bisogno delle donne per dare una nuova linfa alla democrazia.
Giuliano Amato parla per la prima volta pubblicamente da presidente della Corte Costuzionale e lo fa in un’intervista ai microfoni de La Stampa.
L’ex premier si è soffermato sul ruolo della donna e ricordato soprattutto che “sono fondamentali per l’Italia perché cambiano l’ordine del giorno […]. Io ho cominciato a percepire gli effetti della disparità nella mia vita privata […]. Mia moglie, infatti, nel suo percorso professionale è rimasta penalizzata […]“.
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Amato in questa intervista ha parlato anche del gap di genere nel mondo del lavoro: “In questi giorni è arrivata la notizia, positiva, che il numero dei posti di lavoro stia aumentando. Purtroppo, però, resta il problema della disparità dello stipendio, mentre la Costituzione impone, a parità di lavoro, parità di retribuzione. E la Costituzione non è una legge qualunque”.
Il presidente della Corte Costituzione ha ricordato come “non basta fare leggi per superare questo gap soprattutto se questa arriva prima che ne siano convinti i cittadini. La politica deve avere una visione, una progettualità e soprattutto deve tornare a dialogare direttamente con le persone […]“.
“Quando ero un giovane socialista impegnato nella campagna del divorzio – ha aggiunto Amato – andavo nelle sezioni a spiegare il perché di questo provvedimento. Gli anziani mi dicevano che le donne esageravano. Io continuavo a discutere con loro cercando di spiegare che le donne non erano una proprietà personale maschio […]“.
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Parole sicuramente importanti da parte dell’ex presidente del Consiglio. Nei prossimi mesi capiremo se i consigli arrivati da Amato saranno seguiti dalla politica oppure si deciderà di proseguire sulla strada intrapresa in passato nonostante i dati sull’occupazione non danno assolutamente ragione alle decisioni prese dagli esecutivi che si sono alternati in questi ultimi anni.