Il coordinatore del Cts fa chiarezza sulla domanda che tiene banco: Green pass e vaccini resteranno anche dopo l’estate? Il tema è caldo e la risposta chiarissima.
Gli indicatori danno una boccata d’ossigeno ad un Italia travolta negli ultimi mesi dall’impatto della variante Omicron. La corsa dei contagi sembra rallentare, con un conseguente riflesso meno grave sulle ospedalizzazioni.
Resta alto però il dato dei decessi. I numeri in tal senso sono trainati dai troppi contagi e secondo la scienza da una fetta di popolazione non vaccinata e quindi più esposta alla malattia e alle conseguenze più delicate.
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Vanno in questa direzione le dichiarazioni di Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico. Ieri ha concesso due interviste, a Repubblica e Corriere, e in entrambe ha chiarito alcuni aspetti che potrebbero definitivamente delineare le future mosse in chiave Green pass. “I numeri ci dicono che stiamo uscendo da una fase delicata – ha affermato -, si apre una nuova fase, ma ora vanno gestite al meglio le riaperture”.
Green pass e vaccini: Locatelli fa chiarezza
“Vaccinarsi è un segno di civiltà e di elevato sviluppo di un paese. Per questo ritengo che Green pass e vaccini debbano restare anche dopo l’estate, ha senso confermarli”. Locatelli è chiaro e ribadisce che la campagna potrebbe andare avanti così come la misura del certificato verde. I motivi sono presto spiegati. “I no vax si espongono a rischi per la loro salute – ha affermato – e smontiamo la teoria che Omicron sia paragonabile ad un raffreddore. Si connota per minore pericolosità della Delta ma non per assenza di potere patogeno. Le rianimazioni accolgono in gran parte pazienti non vaccinati contagiati da Omicron. Non è da sottovalutare”.
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Poi sulla probabile riduzione delle restrizioni per gli asintomatici. “Non confondiamo l’assenza di sintomi con la non contagiosità. Vi sono evidenze che un buon numero di soggetti senza sintomi dopo 5 giorni abbiano ancora una carica virale elevata”. E sulle somministrazioni per i bambini. “I vaccini dai 5 agli 11 anni hanno confermato il loro profilo di sicurezza. Perché non proteggere il proprio bambino dal rischio di una malattia grave?” La dichiarazione più importante però riguarda Green pass e vaccini. Le parole di Locatelli potrebbero essere un passaggio chiaro a conferma che somministrazioni e restrizioni legate al passaporto sanitario andranno avanti, anche durante e dopo l’estate.