I numeri forniti dall’Osservatorio nazionale per l’Adolescenza creano timore, crescono rapine, furti, risse e lesioni: in molti fanno parte delle bande, è allarme fra i giovani.
Furti, danneggiamenti, ricettazione, rapine, e ancora estorsioni e lesioni personali. I dati di questi fenomeni sono tristemente in crescita fra i giovani, e sono stati diffusi dall’Osservatorio nazionale sull’adolescenza, istituito dal Ministero della Famiglia.
Sono questi i reati maggiormente commessi dai ragazzi ancora minorenni, in quella che è ormai una vera e propria emergenza. Lo confermano le percentuali e un dato su tutti, destinato a far riflettere.
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Secondo le recenti stime, il 6,5% dei giovani sotto i 18 anni appartiene ad un gruppo, circa il 16% ha commesso atti vandalici e la percentuale di chi ha preso parte ad una rissa è ancora più alta.
Le relazioni su un fenomeno molto preoccupante chiariscono molti aspetti relativi ai numeri in crescita. Molti giovani prendono parte alla banda, al branco, per voglia di riscatto, per avere le spalle coperte e per fuggire da un presente che non offre grosse prospettive. Molti fra loro, secondo le stime, hanno abbandonato precocemente la scuola, o peggio ancora soffrono di ritardi cognitivi, deficit educativi che li spingono a cercare risposte in strada.
Resta però molto preoccupante il fenomeno che è sociale prima ancora che penale. In sostanza gli esperti chiedono di intervenire immediatamente riflettendo sui numeri dei giovani che abbandonano i percorsi di studio e che non trovano lavoro.
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Nel 2020 su circa 30mila minorenni denunciati 713 sono entrati negli istituti penali ma altri sono in attesa di giudizio o sottoposti a misure alternative. Resta però un altro numero destinato a far riflettere ed è relativo al tasso di recidiva per chi sconta la pena. Più del 60% dei giovani che hanno già avuto problemi con la giustizia di ripresentano in tribunale. Numeri che alimentano l’allarme già alto, e che non vanno sottovaluti in un periodo in cui anche le tante chiusure hanno influito su un fenomeno dilagante e mai come ora destinato ad avviare riflessioni e interventi immediati.