L’ex campionessa azzurra, vincitrice di dieci medaglie olimpiche nella sua carriera, ha commentato in esclusiva a notizie.com questi primi giorni di Giochi invernali a Pechino: “Ecco come si va alle Olimpiadi dopo un infortunio”
La spedizione azzurra a Pechino continua a portare medaglie. Con Federica Brignone è arrivata la quarta dall’inizio dei Giochi e il sogno di superare il record di 20 stabilito a Lillehammer 1994 è più che mai alla portata. In quell’edizione storica, due bronzi vennero portati dall’ex fondista Stefania Belmondo, cioè una delle atlete più titolate della storia della disciplina con dieci medaglie olimpiche conquistate (meglio di lei ha fatto solo la norvegese Marit Bjørgen) e con il record italiano di ben 23 successi in gare di Coppa del Mondo. Una come lei, ovviamente, non si sta perdendo un solo minuto di Olimpiadi invernali, come ha raccontato in esclusiva a Notizie.com: “Ho passato tutta la notte a guardarle, mia figlia mi ha preso per matta. Ma d’altronde è stata la mia vita per tanti anni. Abito vicina a Marta Bassino, mi è spiaciuto tanto per lei, ci tengo a dirlo perché sono convinta che avrebbe potuto fare bene. Però ci sono ancora altre gare“.
Chi invece è riuscita ad andare probabilmente anche oltre le aspettative è stata Federica Brignone, fresca vincitrice dell’argento nello Slalom gigante femminile, quattro anni dopo il bronzo nella stessa disciplina in Corea del Sud: “Federica è stata bravissima, ha dimostrato il suo valore. Qualcosa di veramente difficilissimo ripetersi, perché comunque è una conferma della sua forza, se non ne aveva abbastanza. Ed è anche un premio per tutto il lavoro che ognuno fa per prepararsi ai Giochi olimpici“.
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Prima di quella magica spedizione di Lillehammer nel 1994, Stefania Belmondo fu costretta a sottoporsi a due diversi interventi chirurgici al piede destro per via di un alluce valgo. Alcuni dottori le dissero che non ci sarebbe stata speranza di partecipare alle Olimpiadi invernali, ma lei recuperò in tempo e portò a casa due bronzi. Una situazione per certi versi simili a quella di Sofia Goggia: “Per fortuna sembra che sia riuscita a recuperare velocemente e sono contenta per lei, penso che una volta che è lì e che mette gli sci ai piedi, con la determinazione e la grinta che ha, per un attimo penso che riesca a dimenticare il dolore. Poi non dimentichiamo che noi atleti abbiamo un livello di sopportazione al dolore altissimo e sono convinta che potrà dire la sua“. Riguardo la possibilità di superare il primato di 20 medaglie azzurre stabilito nel 1994, la Belmondo è fiduciosa: “Perché no? Credo di sì. Penso che sia possibile, adesso ci sono anche più gare. I nostri atleti in tante discipline diverse hanno già dimostrato di essere dei grandi. Abbiamo vista la Lollobrigida, piuttosto che Arianna Fontana, ci sarà Pellegrino, abbiano ancora altre gare di sci alpino, dello slittino. Ci sono i pattinatori, anche di figura. Insomma, abbiamo degli atleti veramente bravi e quindi io ci credo. Chi può essere la prima medaglia d’oro? Sono un po’ di parte, dico Federico Pellegrino“.