La campionessa italiana è arrivata in Cina, si è subito sottoposta ai controlli per il Covid, resta a Casa Italia e si prepara per gli allenamenti
Tutti in trepida attesa. L’Italia aspetta fiduciosa di vedere Sofia Goggia infilare gli scarponi, far scattare gli attacchi degli sci e vederla scivolare in pista come solo lei sa fare. La bergamasca è piombata a Pechino piena di energia e voglia di fare e soprattutto stupire. E in parte su questo già ci è riuscita per il terribile infortunio che ha avuto nel Super G di Cortina, dove ha riportato una lesione parziale le legamento e una piccola frattura al perone. Ebbene, dopo quindici giorni effettivi dall’incidente, la sciatrice non solo è partita ma è pronta per allenarsi e tentare la rincorsa alle medaglie. Si, avete capito bene, medaglie in plurale e non singolare.
Sofia è arrivata a Pechino senza problemi, appena atterrato, come prevede il rigidissimo protocollo cinese, si è sottoposta ai controlli relativi al Covid. Sui risultati non ci sono ufficialità, ma dallo staff azzurro, a quanto ha appreso Notizie.com, non ci sono problemi, tanto che l’atleta azzurra è entrata a Casa Italia ed è subito in camera a trovare la concentrazione. Questa notte ora italiana, quando a Pechino saranno circa le nove del mattino, la Goggia effettuerà il primo allenamento e le sensazioni saranno buone, la sciatrice potrebbe anche pensare di gareggiare nel Super G di venerdì prossimo.
L’atleta azzurra è concentrata, si sente addirittura meglio di quello che pensava. Certo la sensazione è una cosa, la prova vera ed effettiva è un’altra. E ci sarà nella mattinata di domani, quando in Italia sarà notte fonda, con Sofia Goggia che metterà gli sci e proverà ad allenarsi e solo lì vedrà che tipo di sensazioni potrà avere.
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Dallo staff azzurro e dal suo entourage c’è tanto ottimismo sulla buona condizione che la campionessa potrà raggiungere in vista della discesa del 15 febbraio, con le prime prove che ci saranno il 12. Proprio il giorno dopo la competizione del Super G che è prevista per l’11 febbraio. E questi giorni di allenamento serviranno a Sofia per capire se potrà partecipare o meno alla gare. Lei lo vorrebbe tanto, anche perché sente ancora parecchio rammarico per la medaglia mancata a Pyeongchang nel 2018, quando fece un errore nella parte iniziale. A breve si saprà tutto.