Come verrebbe accolto oggi un film come Pulp Fiction, in tutta la sua irriverenza e noncuranza? I fan se lo chiedono su Twitter.
Diventano sempre più attuali e delicati i discorsi intorno al politically correct e alla cancel culture, comprendendo anche e sopratutto il mondo dell’arte e, di conseguenza, il cinema. Sotto esame, questa volta, ecco Pulp Fiction, uno dei film più popolari di sempre e importante frammento della moderna cultura popolare. La celebre pellicola, diretta da Quentin Tarantino, è stata tirata in ballo in un tweet di Tom Nichols, importante accademico e scrittore, in cui si domanda: “Sto guardando Pulp Fiction e mi chiedo, 28 anni dopo, se oggi si potrebbe fare un film cosi’”.
I’m watching pulp fiction right now and wondering, 28 years later, if you could make this movie today
— Tom Nichols (@RadioFreeTom) February 7, 2022
In effetti, il registro dialettico del lungometraggio si caratterizza per una certa crudezza, rischiando di urtare l’odierna sensibilità ai ricorrenti temi di inclusività e discriminazione. Per quanto concerne la domanda posta da Nichols, trovare una risposta univoca e repentina appare un’ardua impresa. E’ fuor di dubbio che il concepimento di un’opera cosi pregna di spunti per eventuali polemiche, possa essere fortemente controproducente per un cineasta esordiente o comunque poco conosciuto, tuttavia risulta difficile immaginare un Tarantino di oggi, che si censuri volontariamente per paura di future ripercussioni.
LEGGI ANCHE > Tom Holland sull’interpretare Nathan Drake: “E’ stato difficile fare il figo”
I fan hanno risposto, affermando in massa che la contemporanea attenzione ai temi trattati nel film, si trasformerebbe velocemente in un paranoico boicottaggio.