Quirinale, Giorgio Mulè ha rilasciato una intervista ai microfoni de ‘Il Mattino’ dove a distanza di qualche giorno ha spiegato cosa non è andato al centrodestra nei giorni della votazione per il nuovo presidente della Repubblica
Il quotidiano ‘Il Mattino‘ ha intervistato il sottosegretario alla Difesa eletto nella fila di Forza Italia, Giorgio Mulè. Ovviamente non si è potuto non parlare, anche se è passato più di una settimana, dalle votazioni che si sono verificate per eleggere il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In merito a questo lo stesso Mulè ci ha tenuto a precisare che il centrodestra è come se si fosse “incartato“, ma assolutamente non si è sciolto come in tanti avevano ipotizzato e pensato.
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Sulle parole di Matteo Salvini (“Il centrodestra si è liquefatto“, ndr) ha precisato che le sue dichiarazioni sono state come una sorta di rimprovero ma allo stesso tempo una sollecitazione nei confronti di chi rappresenta quel movimento. Ciò non toglie il fatto che, ha voluto ribadirlo, che il centrodestra ha bisogno di essere rinnovato e di inviare delle nuove idee politiche.
Quirinale, Mulè sulla Meloni: “Si definisce patriottista…“
Sulla Meloni che si è un po’ “allontanata”? “Dice di essere una patriota, ma i primi patrioti siamo noi facendo un sacrificio di governare con Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Leu. Tutto ciò è stato fatto per salvare il paese“.
Tornando alle elezioni ci ha tenuto a ribadire nuovamente che il centrodestra si è incartato e non cerca scuse. In primis ‘Forza Italia’, colpevole di non aver sostenuto la candidatura di Elisabetta Casellati. Così come sono stati fatti errori sia da Lega che da Fratelli D’Italia. Berlusconi? “Ha pesato la sua assenza“.
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Il prossimo appuntamento è per le elezioni amministrative: “Il centrodestra deve ricompattarsi e non fare gli stessi errori di Milano. I tavoli per le candidature si facciano al più presto“.