Il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, hanno acquisito dei documenti alla Covisoc. Sotto inchiesta alcune operazioni
In principio toccò alla Juventus, ora le attenzioni della Guardia di Finanza, che sta cercando di fare luce su una serie di plusvalenze, si sono spostate su altri club. Gli inquirenti stanno cercando di indagare su una serie di operazioni di mercato, cercando di capire se le valutazioni date ai cartellini di alcuni calciatori siano in linea con i reali valori di mercato.
LEGGI ANCHE: Indagini su plusvalenze: Gdf in sede dell’Inter e della Lega Calcio
Per capirlo il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano si è recato stamattina presso gli uffici della Covisoc, la Commissione di vigilanza sulle società di calcio, organo interno della Federcalcio, nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze che riguardano l’Inter e altri club, realizzate con la compravendita di giovani giocatori.Le Fiamme Gialle, da quanto si apprende, hanno acquisito la relazione stilata dalla Covisoc su 62 operazioni sospette avvenute tra il 2019 e il 2021 e relative al trasferimento di altrettanti giocatori a Inter, Juventus, Napoli e altre squadre italiane.
LEGGI ANCHE: Caso Plusvalenze, la difesa della Juve segna un gol: procura spiazzata
Le operazioni sotto esame
Tante le operazioni sotto esame, sulle quali la Guardia di Finanza vuole fare luce. Tra i casi sotto la lente di ingrandimento ci sono quelli del portiere Ionut Radu (7,7 milioni di plusvalenza) e dell’attaccante Andrea Pinamonti (plusvalenza da 19 milioni), scambiati tra Genoa e Inter in due anni, ma anche del difensore Zinho Vanheusden e di altri giocatori di fascia medio-bassa, in particolare della Primavera.
L’ipotesi, tutta da verificare, riguarda un presunto “sistema” che si ritiene diffuso nel calciomercato, basato sulla cosiddetta “camera di compensazione” e sugli scambi di calciatori tra due squadre che avvengono spesso senza passaggi di denaro o con movimenti di soldi “congelati” e poi effettuati solo in un secondo momento. Un meccanismo su cui si sta scavando anche con lo studio e l’analisi dei documenti, ma anche di email e messaggi rintracciati nei dispositivi di dirigenti e dipendenti della società. Nell’indagine si è partiti da approfondimenti su una decina di operazioni messe a bilancio dall’Inter per circa 90 milioni di euro di plusvalenze per poi accendere un faro anche su quelle in cui i giocatori sarebbero stati valutati per cifre “sproporzionate” rispetto ai valori effettivi.